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OIC Premio Civitas Vitae

Oggi sposi

Oggi sposi

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Premio Letterario Civitas Vitae OGGI SPOSI Matrimoni di ieri, oggi e domani   Matrimoni: presenze e ricordi di ieri e di oggi Mai come quest’anno il tema proposto è stato declinato in così tanti modi diversi, dimostrando molto bene l’allegra varietà dell’inventiva affettuosa che si scatena in moltissime persone di fronte al momento magico del matrimonio. E sono davvero felice di aver constatato, nei racconti che ci sono arrivati, che l’attesa gioiosa del grande momento, i dettagli della cerimonia, i particolari curiosi chissà quante volte raccontati, non solo non sembravano affatto essere sbiaditi – col passare del tempo – nelle menti e nei cuori dei protagonisti, ma erano pronti a riemergere, vividi e teneri, divertenti o curiosi. E non solo: man mano che leggevo i testi, nel loro fascino memoriale e nella loro varietà, mi sembrava davvero – per restare in tema – di mettere insieme, pagina dopo pagina, un ideale, grandissimo mazzo di fiori di tanti colori, forme e profumi. O anche, forse, un coloratissimo puzzle, in cui luoghi e situazioni, ricordi, memorie, eventi attesi o imprevisti, erano i tasselli che venivano a comporre un quadro complessivo di gioiosa speranza, di apertura verso il futuro, di consapevole ottimismo. Tuttavia questi non sono affatto storie ‘colorate di rosa’. Sono descrizioni di veri matrimoni, la cui durata (e riuscita...) è ben viva nella memoria di chi scrive: realistiche, concrete, piacevoli a leggersi, senza eccessive tinteggiature di romanticismo o sogni di principi azzurri. Anzi, vi circola un’aria di autentica quotidianità: ci sono matrimoni celebrati subito dopo la guerra, con poco cibo e tanta allegria; c’è Walter, che ha 102 anni e racconta con brio di aver chiesto la mano alla morosa in modo assai poco romantico (“Ciò Silvana, vuto sposarme?”), ma ancora ricorda la sua bellezza e vivacità; c’è Desolina, cuoca mirabile di matrimoni di campagna, che ebbe “la fortuna di vivere non uno ma 1000 matrimoni...”. C’è il pranzo per un sessantaduesimo anniversario di matrimonio, descritto con affettuosa ironia dalla cameriera del ristorante, nel suo svolgersi inaspettato eppure tenerissimo; o, ancora, la storia di Un matrimonio per quattro: protagoniste le sorelle Caty e Gina di Colfrancui, frazione di Oderzo, e il vestito di taffetà azzurro cielo che servirà a entrambe per sposare i fratelli Piero e Luciano, in anni lontani – soldi pochi, ma tanto affetto e tanta allegria... E dappertutto si respira quel realismo pratico, tutto italiano, e quella certezza dei ruoli e insieme sicurezza di sé che vede nell’istituto del matrimonio il procedere insieme di due esseri che si sostengono l’uno con l’altro in quel difficile cammino che è la vita. Non romantiche rose ma nemmeno ispide spine, ed ecco la saggezza antica: in due si fa meno fatica, ci si sostiene, ci si conforta...           Antonia Arslan - Presidente della Giuria Indice Presentazione di Andrea Cavagnis - Presidente della Giuria Luisa Scimemi di San Bonifacio - Presidente emerita Società Dante Alighieri - Comitato di Padova ISBN: 9788854956384 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione: 2023 Stato: disponibile

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La mia scuola

La mia scuola

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Premio Letterario Civitas Vitae La mia scuola Imparare a vivere: nonni, nipoti e la lunga strada della scuola Ancora un fragrante mazzo di belle storie, ancora nonni e nipoti e il loro meraviglioso rapporto, che anno dopo anno abbiamo visto dispiegarsi in mille sfumature e mille colori diversi; ma proprio questa volta ci appaiono nel ricordo – e nel dialogo – con le loro prime esperienze scolastiche, sia dei nonni che dei nipoti: e quindi ci troviamo di fronte a una serie di emozionanti e spesso deliziose raffigurazioni della scuola di ieri, raccontata in un continuo gioco di specchi nel suo confrontarsi con quella di oggi. Ma i protagonisti di queste nostre storie guardano tutti il mondo che li circonda (e dunque la scuola) con occhi di bambino, occhi colmi di stupore, di voglia di imparare – e anche di capacità di imparare. I nonni – nel richiamare e descrivere le loro esperienze dei primi anni di scuola – aprono per il lettore il tesoro dei loro ricordi, e ce li porgono con dolce freschezza, ritornando a quegli indimenticabili momenti di vita, all’età in cui il sangue corre veloce come la mente. Ed ecco si snodano i racconti, e colori e profumi del passato ritornano vividamente: di un’amata maestra e di un’aula un po’ speciale, o di un’avventura a lieto fine, o di un particolare insegnamento che è diventato per sempre parte del proprio bagaglio culturale. E i bambini dal canto loro si esprimono anch’essi con i loro occhi di oggi, ma possiedono lo stesso meravigliato stupore e la stessa fresca curiosità dei bambini di ogni epoca, sempre uguali e sempre diversi fra loro. È un panorama inedito che ci viene offerto: le differenti storie che si alternano e si completano agli occhi del lettore sono ben inserite nello scorrere del tempo, ma gli danno anche l’incomparabile piacere di partecipare a quella sempre viva fonte di sorprendente meraviglia che sono i bambini: quasi – oserei dire – di giocare con loro. Giocare – e imparare – con i bambini di ieri, e insieme con quelli di oggi: quale tesoro di esperienze, di infomazioni, di piccole e grandi scoperte mi è capitato di fare leggendo questi racconti e confrontandoli fra loro, nell’ampia varietà delle loro ambientazioni, dalle filastrocche divertenti al bel racconto di un nonno ebreo all’epoca delle leggi razziali, dalla storia della badante bulgara alla frase lapidaria che diventa una splendida citazione (“La scuola è un grande e immenso laboratorio dove si impara a vivere”). O altrove, in modo ancora più folgorante: “La scuola è il luogo dove si impara ad essere”. Antonia Arslan - Presidente della Giuria Indice Presentazioni ISBN: 9788854955011 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione: 2022 Stato: disponibile

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I miracolosi rimedi dei nonni

I miracolosi rimedi dei nonni

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Premio Letterario Civitas Vitae I miracolosi rimedi dei nonni Un delizioso caleidoscopio di nonni e bambini Come in un vertiginoso caleidoscopio si alternano quest’anno nonni, nonne, bambini e bambine, ciascuno col suo carattere, i suoi suggerimenti, le sue ricette per... guarire le bue. Questa parola antica, buffa e adorabile, che contiene in sé la sensazione del pericolo e la gioia di poter ricorrere sia alle mani sapienti sia alla tradizione che i nonni rappresentano, è una parola che tutti percepiamo come assolutamente infantile (e ci vergogneremmo quasi a usarla da adulti), eppure di quanti significati è colma, di quanta nostalgia, di quanti ricordi che si srotolano uno dopo l’altro nella memoria... Per definizione, da una bua si guarisce presto; ma questa guarigione, nella mente dei piccoli, esige non solo il ‘rimedio miracoloso’ di cui i nonni sono i depositari, ma anche la loro tenerezza, il caldo affetto che emanano e che tranquillizza le paure del ‘loro’ bambino. Il quale è nipote, non figlio, e quindi ha diritto, nella mente dell’avo, a un sovrappiù d’amore e di dolcezza. D’altronde, è presente nella mente di tutti noi l’immagine delle due mani che si stringono, quella infantile, piccola e paffuta, che si abbandona con fiducia completa in quella grande e rugosa dell’anziano, a significare fiducia illimitata da una parte, e protezione altrettanto illimitata dall’altra, arricchita di quella sapienza psicologica che è il dono di una vecchiaia ben vissuta. Molti sono i rimedi che nonni, nonne e nipoti solleciti ci hanno raccontato, costruendo davanti a noi lettori scenette familiari che hanno un sapore di autentico – e spesso affascinante – realismo. Lo spettro delle esperienze dei concorrenti è diventato molto più ampio, ed è stato arricchito anche da titoli accattivanti: si va da Cenerina curandera a La pelandronite, dal misterioso rimedio indiano a diverse nonne magiche, un po’ streghe, al misterioso Bruo de Tom Vio. Ci sono ambienti affascinanti, ricostruiti col candore e la precisione del ricordo, che è riemerso vivissimo nella mente dei nostri concorrenti: la masseria pugliese e la Sardegna mitica, le patate al rosmarino trangugiate da una bambina golosa, interni di una volta (con le cucine calde dove ognuno trovava manicaretti e consolazione) ed esterni, i luoghi dove si svolgeva la vita piena di chiasso e di vivacità dei bambini di un tempo. Naturalmente, visto l’ampio interesse suscitato dall’argomento proposto quest’anno, ampio è anche il ventaglio d’età dei concorrenti: e si sono intrecciati così caratteri, conoscenze, sentimenti, ricordi da tante diverse angolature, in una tessitura di vividi colori e di diverse prospettive di racconto. Spetterà allora al deliziato lettore il compito di ordinare i tasselli delle storie secondo i suoi propri – e personali – gusti e preferenze, seguendo l’estro delle memorie che più gli appartengono. Antonia Arslan - Presidente della Giuria Indice Presentazioni DISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE EBOOK ISBN: 9788854953956 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione: 2021 Stato: disponibile dal 22 settembre 2021

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Vieni che ti insegno

Vieni che ti insegno

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Premio Letterario Civitas Vitae Vieni che ti insegno Anno dopo anno dopo anno, i libretti che raccolgono le storie inventate da ospiti, amici, collaboratori e simpatizzanti della Civitas vitae si sono accumulati in uno scaffale della mia biblioteca, a portata di mano. Ogni anno è stato proposto un tema differente, ma tutti erano collegati fra loro – come anelli della catena della vita – dal rapporto meraviglioso e solido che esiste fra nonni e nipoti, che in questi testi è stato declinato in mille occasioni diverse, con tantissime sfumature emotive, riflessioni, ricordi, esperienze condivise. Mi capita ogni tanto di riprenderne in mano uno, e di tuffarmi per un breve momento in uno dei racconti, con la loro grande varietà di sfondi e di personaggi, e sempre di nuovo mi rallegro di come sia stato ampio e intelligente e piacevole l’esito delle nostre sollecitazioni sulla memoria e l’inventiva dei nostri autori. Gli anni sono trascorsi, e ora siamo arrivati alla tredicesima puntata di questa eccitante avventura. Come in una fiaba moderna, il nostro concorso continua a suonare una musica che unisce e collega le due generazioni, esplorando ogni volta una diversa dimensione del rapporto che le unisce. Quest’anno il tema era molto intrigante, e la proposta “vieni che ti insegno...” sui “lavori grandi e piccoli”, sul “fare” che avvicina nonni e nipoti in un fruttuoso scambio fra uguali, con abilità insegnate e ricambiate nelle due direzioni (bricolage con materiali di scarto verso inaspettate competenze internettiane, per esempio), ancora una volta ci ha premiato. Ecco allora il nuovo libro: un regalo di bei racconti e storie freschissime, divertenti e commoventi, con squarci di vita vissuta che oggi sembrano appartenere a secoli addietro – e invece è soltanto passata una vita. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione di Andrea Cavagnis, Presidente Fondazione OIC Onlus DISPONIBILE ANCHE IN FORMATO EBOOK ISBN:9788854952966 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: Civitas Vitae Premio Letterario Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Nonni e nipoti fra cani, gatti e altri animali

Nonni e nipoti fra cani, gatti e altri animali

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Premio Letterario Civitas Vitae Nonni e nipoti fra cani, gatti e altri animali "Ma quante belle storie anche quest’anno! Sembra che dalla cornucopia dei racconti inviati al nostro concorso ogni volta escano frammenti di ricordi, esperienze, memorie lontane che gli autori hanno conservato intatti attraverso lo scorrere del tempo. E che balzano fuori vividi e pieni di vita per essere trasmessi ai lettori e ricevere nuova linfa da questa condivisione, suggerendo emozioni e innescando l’emergere di altri ricordi, di altre intatte memorie. Resta saldo, ogni volta, il fondamento delle proposte, cioè il legame fra nonni e nipoti, sul quale si sono innestati via via i diversi temi; ma questo del 2019 mi è sembrato particolarmente stimolante, perché non si basa più sul rapporto binario fra due generazioni in rapporto a un preciso argomento (come la musica l’anno scorso), ma fa intervenire un elemento imprevisto, che è anch’esso vivo e attivo, gli animali: cani, gatti, canarini, pesci rossi o asini che siano, essi finiscono per modificare il rapporto fra le due vite, quella anziana del nonno e quella giovane del nipote. È un tema che diventa perfino risolutivo, punto di coesione o di trasmissione dei saperi dal grande al piccolo, che attraverso l’affetto verso l’animale comprende e impara." Dalla presentazione di Antonio Arslan Indice Presentazioni ISBN:9788854950528 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2019 Stato: Disponibile

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Musica con i nonni

Musica con i nonni

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Premio Letterario Civitas Vitae Musica con i nonni C’è un momento per piangere e un momento per ride­re, un momento per la pena e uno per la gioia, ma è sempre il momento adatto per cantare… La musica – l’armonia dei suoni, sia che provengano da strumenti che siamo noi a far parlare, sia dalla nostra stessa voce – è quel dono divino che rallegra il cuore dell’uomo, come è stato detto. E la sfida di quest’anno è stata proprio questa: mettere in parole, dare forma di racconto all’incontro con la dimen­sione musicale e con tutto ciò che essa comporta, quanto a crescita e maturazione della persona, allargamento dei suoi orizzonti culturali, arricchimento e gioia di vivere, scoperta della nostalgia e del valore del ricordo. Questo naturalmente secondo le nostre corde e lo sco­po della Civitas Vitae, cioè ponendo in relazione le genera­zioni, mettendo in scena tutti, dai più vecchi ai più giovani, e dando a tutti l’occasione di ricordare: quel momento preci­so, quella parola, quel suono, quell’occasione che son rima­sti nella memoria per sempre, come l’irripetibile scatenarsi di un’emozione da non dimenticare. Da ogni testo è venuto fuori un modo diverso di entrare in contatto col mondo della musica, con strumenti, canzoni, motivi, da solo o in gruppo, con la famiglia e con gli amici, i compaesani, i commilitoni, le morose; e poi con figli e ni­poti, lungo tutte le stagioni della vita. E molto varia anche è apparsa la gamma delle emozioni, anche se il rapporto con la musica ha reso i racconti più scorrevoli, motivati, spesso anche percorsi da un velo di amabile ironia. Si è creato così un sottile ma solido filo conduttore, man mano che ospiti, visitatori, volontari, ragazzi hanno intrec­ciato le loro esperienze e hanno scambiato le reciproche scoperte, sempre all’insegna della magia benevola della mu­sica. Ciascuna delle storie che compongono il libro è interes­sante, ma tutte insieme costituiscono un tappeto dai mille riflessi, variopinto e gentile. Naturalmente, come mi è capitato più volte di osservare negli anni scorsi – in rapporto ad altri temi proposti – c’è un solido gruppo di testi che illuminano aspetti molto interes­santi della civiltà contadina del secolo passato: usi e costumi che sembravano eterni, e che si sono purtroppo disgregati in tempi brevissimi. Ma è molto interessante osservare come essi non vengano raccontati dagli ospiti più anziani con inu­tili nostalgie o acri rimpianti, ma con quella tranquilla e sag­gia serenità di cui oggi abbiamo un grande bisogno, e che ci induce a leggere con avidità una storia dietro l’altra, un esempio di vita dopo l’altro, con un pizzico di misteriosa ma­linconia. Antonia Arslan Presidente Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867879199 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2018 Stato: Disponibile

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A tavola con i nonni

A tavola con i nonni

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Premio Civitas Vitae A tavola con i nonni Tema molto attuale, quello di quest’anno. A cominciare dall’EXPO di Milano attualmente in corso, con le sue scintil­lanti meraviglie, i padiglioni multicolori in cui il nutrimento è il tema dominante, dove i visitatori si divertono ad assaggia­re le mille offerte di cibi di tutti i paesi e per tutti i gusti, per poi continuare con i tanti programmi televisivi dove accat­tivanti personaggi confezionano in un lampo piatti ricercati dall’aspetto meraviglioso. Di cibo e del modo di servirlo in tavola ultimamente si parla moltissimo. Qualche volta però dimenticando – nell’ebbrezza della curiosità per il nuovo, l’esotico, lo strano – che come italiani noi stiamo al centro della più formidabile ricchezza gastro­nomica e culinaria del mondo intero, al quale abbiamo fatto scoprire cibi divenuti un vero e proprio ‘patrimonio dell’u­manità’, come la pizza, la pasta, il tiramisù, il parmigiano, la mozzarella. Straordinarie invenzioni che sono realizzate, at­traverso i secoli, più che da chef patentati da mille industrio­se mani femminili, e vengono poi gustate ‘a tavola’, in quel momento della giornata ricco di calore e di scambi umani in cui avviene quel fatto miracoloso che è il mangiare insieme di più generazioni, vecchi e giovani, uomini e donne, e so­prattutto bambini curiosi. Il nostro concorso si è mosso proprio su questa linea: stare a tavola per stare insieme. E raccontare come è proprio attraverso il cibo, preparato con amore e poi condiviso, che passa dai nonni ai nipoti il flusso delle informazioni e della formazione, una scuola di cose concrete che è anche scuola di vita. Dai gnocchi alle ‘due uova di tagliatelle’, sollecitamen­te preparate per i nipoti affamati; dalla polenta (quante immagini del calderone appeso sul fuoco e del lento rime­stare della farina che improvvisamente si trasforma nell’oro luminoso della grande ruota gialla fumante sul tagliere) alle schidionate che girano lentamente sul girarrosto; dalle glo­riose galline allevate in cortile, ai buranei e alle torte segrete della domenica; dal ‘ragù del secolo’ alla pastasuta col buso descritta da un’arzilla novantenne; dalle ricette ebraiche a quelle messinesi, quanti bei racconti, quanti scorci di vita, quanto amore: e quanti meritati riposi, insieme ai propri cari, dopo la fatica quotidiana! Un giro d’Italia di amorosa concordia, avvolto nel pro­fumato vapore delle pentole e nel chiacchiericcio operoso delle cucine, dove ogni giorno si rinnova quella volontà di vivere, quella gioia della serenità conviviale che troppe mode fradice, troppi intellettuali senza estro né vera crea­tività hanno cercato di disprezzare e di distruggere. E ci è parso utile aggiungere, in controcanto, un bel racconto sulla tragedia dell’anoressia, il subdolo male che nega proprio le radici vitali più elementari, costringendo le sue vittime a una feroce opera di autodistruzione. Vorrei ricordare infine che, sull’onda dell’entusiasmo, abbiamo ricevuto anche diverse ricette vere e proprie, con gli ingredienti, le dosi, i suggerimenti per realizzarle: da farci un aureo libretto a parte, con un titolo accattivante... Antonia Arslan Presidente della giuria Indice ISBN:9788867874361 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2015 Stato: Disponibile

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In viaggio con i nonni

In viaggio con i nonni

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Premio Civitas Vitae In viaggio con i nonni Ecco uno dei temi più tipici del nostro tempo: il viaggio, il muoversi, l’andar lontano. Sembra che le tranquille vacanze di una volta – aria buona nel paesello di montagna o quieti pomeriggi al mare sotto l’ombrellone – oggigiorno siano completamente passati di moda. Ora la gente parla di Sharm-el-Sheik, delle Azzorre o di Bali come un tempo si parlava di andare a trovare la zia Rosina, e gli areoporti sono affollati come il primo giorno dei saldi in un negozio importante che chiude l’attività. Ma è proprio su questo argomento – che è la proposta di quest’anno – che il nostro concorso ha dimostrato per l’ennesima volta una vitalità sorprendente. Abbiamo ricevuto testi ricchi di ricordi ma anche di proposte; di nostalgie ma anche di inaspettata saggezza. Il tema del viaggio con i nonni ha dato luogo a un bellissimo gioco di specchi, con prospettive e situazioni narrative che improvvisamente si capovolgono: i nipoti parlano dei propri nonni, e i nonni dei propri nipoti. Ci sono anziani che raccontano un viaggio coi loro nonni (fosse pure di una sola giornata!), che il tempo trascorso ha ormai circondato di un alone fiabesco, facendolo diventare una vera e propria avventura finita bene (e magari si è svolta in tempo di guerra), conservata nel cuore come una gemma, un nucleo di antico calore che ancora riscalda e ravviva la personalità dello scrivente. E ritroviamo la vita di campagna di un tempo, le frotte di bambini e i loro giochi, le grandi tavolate in cucina, la scoperta della natura, la meraviglia di un piccolo dono che significava tutto l’affetto del mondo. Altre storie rovesciano la prospettiva: sono i nonni di oggi che descrivono, con precisione degna a volte di una guida turistica, viaggi con i nipoti. Viaggi moderni, di conoscenza, in cui l’anziano sente la gioia di trasmettere il meglio di ciò che ha elaborato e conquistato negli anni, il succo più profondo della sua esperienza di vita, attraverso la gioia della condivisione e della visione di luoghi, persone, paesi diversi. C’è perfino un nonno che scrive prestando la parola a tre nipoti che raccontano con molto divertimento la particolare passione sportiva della nonna senese: e il lettore resta coinvolto e si diverte entrando nei retroscena della Contrada dell’Istrice e del Palio di Siena... Il viaggio come metafora della vita è un’immagine che tutti in qualche modo conserviamo nel cuore: ma gli autori di questi testi ce ne porgono una versione nuova, variegata e commovente, che compone un quadro di straordinaria intensità, dove ogni pennellata concorre a una visione d’insieme che è realistica – e insieme teneramente sfumata. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867876273 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti

Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti

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Premio Letterario Civitas Vitae Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti Una delle caratteristiche più originali e interessanti di questo nostro premio, che oggi raggiunge la decima edizione, è quella di “mescolare le voci”, anno dopo anno, raccolta dopo raccolta. Come in un cocktail ben riuscito, l’alternarsi dell’età e della provenienza degli autori, dei loro linguaggi e delle loro culture, ha sollecitato la curiosità dei lettori, ottenendo un effetto inedito e spesso affascinante, come di chi assapora il gusto nuovo e stimolante che proviene da ingredienti noti ma sapientemente miscelati. In ognuno di questi piccoli libri ci si trova davanti a uno specchio dai molti riflessi: si passa dalle lucide sentenze (spesso di disarmante tenerezza) di un ospite magari ultra­novantenne alla freschezza della scoperta del mondo di un giovane volontario, da un testo intriso di pacata malinconia al brioso resoconto di un allegro ritrovarsi fra nonni e nipoti, per quella misteriosa trasmissione dei saperi che spesso av­viene proprio attraverso il “fare” insieme qualche cosa, con impegno condiviso e rasserenante. E il tema di quest’anno sembra fatto apposta per ag­giungere un altro tassello all’affresco relazionale tracciato in questi dieci anni. Parlare delle amichevoli sfide fra nonni e nipoti attraverso le gare e l’attività sportiva ha stimolato la memoria e la voglia di raccontare (e di raccontarsi...) di tanti, che hanno voluto rivivere – e condividere – il mondo di esperienze e di ricordi che ciascuno custodisce dentro di sé, e che ha a che fare con quell’insopprimibile tendenza a confrontarsi con se stessi e con gli altri, a mettersi alla prova e tentare di raggiungere i propri limiti, che è parte integrante della natura umana. Protette e conservate in una freschezza fuori del tempo dal ricordo di chi le ha vissute, ecco spalancarsi davanti a noi – in un sottinteso, pericoloso mondo di guerra – le mille imprese infantili di bambini di campagna ancora solidi nelle relazioni familiari ma vicini alle grandi trasformazioni sociali dei decenni del dopoguerra: e le sfide affrontate diventano simbolo e porta per l’accesso alla maturità. Spesso lingua e dialetto si mescolano con effetti linguistici vivaci e realistici: e la conoscenza di questo antico e fortissi­mo legame linguistico rappresenta ancora – per i veneti – un saldo legame di appartenenza identitaria (e non è l’ultimo dei doni che questi nonni fanno ai nipoti...). La più importante conseguenza per tutti coloro che sono coinvolti in questo libro è però – lo si intercetta benissimo – il senso del calore di un nido e dell’alleanza leale che un pericolo (e una sfida) affrontati insieme danno ai protagonisti, insieme rendendoli protettori e protetti. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867878062 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2017 Stato: Disponibile

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