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OIC Premio Civitas Vitae

La mia scuola

La mia scuola

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Premio Letterario Civitas Vitae La mia scuola Imparare a vivere: nonni, nipoti e la lunga strada della scuola Ancora un fragrante mazzo di belle storie, ancora nonni e nipoti e il loro meraviglioso rapporto, che anno dopo anno abbiamo visto dispiegarsi in mille sfumature e mille colori diversi; ma proprio questa volta ci appaiono nel ricordo – e nel dialogo – con le loro prime esperienze scolastiche, sia dei nonni che dei nipoti: e quindi ci troviamo di fronte a una serie di emozionanti e spesso deliziose raffigurazioni della scuola di ieri, raccontata in un continuo gioco di specchi nel suo confrontarsi con quella di oggi. Ma i protagonisti di queste nostre storie guardano tutti il mondo che li circonda (e dunque la scuola) con occhi di bambino, occhi colmi di stupore, di voglia di imparare – e anche di capacità di imparare. I nonni – nel richiamare e descrivere le loro esperienze dei primi anni di scuola – aprono per il lettore il tesoro dei loro ricordi, e ce li porgono con dolce freschezza, ritornando a quegli indimenticabili momenti di vita, all’età in cui il sangue corre veloce come la mente. Ed ecco si snodano i racconti, e colori e profumi del passato ritornano vividamente: di un’amata maestra e di un’aula un po’ speciale, o di un’avventura a lieto fine, o di un particolare insegnamento che è diventato per sempre parte del proprio bagaglio culturale. E i bambini dal canto loro si esprimono anch’essi con i loro occhi di oggi, ma possiedono lo stesso meravigliato stupore e la stessa fresca curiosità dei bambini di ogni epoca, sempre uguali e sempre diversi fra loro. È un panorama inedito che ci viene offerto: le differenti storie che si alternano e si completano agli occhi del lettore sono ben inserite nello scorrere del tempo, ma gli danno anche l’incomparabile piacere di partecipare a quella sempre viva fonte di sorprendente meraviglia che sono i bambini: quasi – oserei dire – di giocare con loro. Giocare – e imparare – con i bambini di ieri, e insieme con quelli di oggi: quale tesoro di esperienze, di infomazioni, di piccole e grandi scoperte mi è capitato di fare leggendo questi racconti e confrontandoli fra loro, nell’ampia varietà delle loro ambientazioni, dalle filastrocche divertenti al bel racconto di un nonno ebreo all’epoca delle leggi razziali, dalla storia della badante bulgara alla frase lapidaria che diventa una splendida citazione (“La scuola è un grande e immenso laboratorio dove si impara a vivere”). O altrove, in modo ancora più folgorante: “La scuola è il luogo dove si impara ad essere”. Antonia Arslan - Presidente della Giuria Indice Presentazioni ISBN: 9788854955011 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione: 2022 Stato: disponibile

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I miracolosi rimedi dei nonni

I miracolosi rimedi dei nonni

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Premio Letterario Civitas Vitae I miracolosi rimedi dei nonni Un delizioso caleidoscopio di nonni e bambini Come in un vertiginoso caleidoscopio si alternano quest’anno nonni, nonne, bambini e bambine, ciascuno col suo carattere, i suoi suggerimenti, le sue ricette per... guarire le bue. Questa parola antica, buffa e adorabile, che contiene in sé la sensazione del pericolo e la gioia di poter ricorrere sia alle mani sapienti sia alla tradizione che i nonni rappresentano, è una parola che tutti percepiamo come assolutamente infantile (e ci vergogneremmo quasi a usarla da adulti), eppure di quanti significati è colma, di quanta nostalgia, di quanti ricordi che si srotolano uno dopo l’altro nella memoria... Per definizione, da una bua si guarisce presto; ma questa guarigione, nella mente dei piccoli, esige non solo il ‘rimedio miracoloso’ di cui i nonni sono i depositari, ma anche la loro tenerezza, il caldo affetto che emanano e che tranquillizza le paure del ‘loro’ bambino. Il quale è nipote, non figlio, e quindi ha diritto, nella mente dell’avo, a un sovrappiù d’amore e di dolcezza. D’altronde, è presente nella mente di tutti noi l’immagine delle due mani che si stringono, quella infantile, piccola e paffuta, che si abbandona con fiducia completa in quella grande e rugosa dell’anziano, a significare fiducia illimitata da una parte, e protezione altrettanto illimitata dall’altra, arricchita di quella sapienza psicologica che è il dono di una vecchiaia ben vissuta. Molti sono i rimedi che nonni, nonne e nipoti solleciti ci hanno raccontato, costruendo davanti a noi lettori scenette familiari che hanno un sapore di autentico – e spesso affascinante – realismo. Lo spettro delle esperienze dei concorrenti è diventato molto più ampio, ed è stato arricchito anche da titoli accattivanti: si va da Cenerina curandera a La pelandronite, dal misterioso rimedio indiano a diverse nonne magiche, un po’ streghe, al misterioso Bruo de Tom Vio. Ci sono ambienti affascinanti, ricostruiti col candore e la precisione del ricordo, che è riemerso vivissimo nella mente dei nostri concorrenti: la masseria pugliese e la Sardegna mitica, le patate al rosmarino trangugiate da una bambina golosa, interni di una volta (con le cucine calde dove ognuno trovava manicaretti e consolazione) ed esterni, i luoghi dove si svolgeva la vita piena di chiasso e di vivacità dei bambini di un tempo. Naturalmente, visto l’ampio interesse suscitato dall’argomento proposto quest’anno, ampio è anche il ventaglio d’età dei concorrenti: e si sono intrecciati così caratteri, conoscenze, sentimenti, ricordi da tante diverse angolature, in una tessitura di vividi colori e di diverse prospettive di racconto. Spetterà allora al deliziato lettore il compito di ordinare i tasselli delle storie secondo i suoi propri – e personali – gusti e preferenze, seguendo l’estro delle memorie che più gli appartengono. Antonia Arslan - Presidente della Giuria Indice Presentazioni DISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE EBOOK ISBN: 9788854953956 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione: 2021 Stato: disponibile dal 22 settembre 2021

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Vieni che ti insegno

Vieni che ti insegno

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Premio Letterario Civitas Vitae Vieni che ti insegno Anno dopo anno dopo anno, i libretti che raccolgono le storie inventate da ospiti, amici, collaboratori e simpatizzanti della Civitas vitae si sono accumulati in uno scaffale della mia biblioteca, a portata di mano. Ogni anno è stato proposto un tema differente, ma tutti erano collegati fra loro – come anelli della catena della vita – dal rapporto meraviglioso e solido che esiste fra nonni e nipoti, che in questi testi è stato declinato in mille occasioni diverse, con tantissime sfumature emotive, riflessioni, ricordi, esperienze condivise. Mi capita ogni tanto di riprenderne in mano uno, e di tuffarmi per un breve momento in uno dei racconti, con la loro grande varietà di sfondi e di personaggi, e sempre di nuovo mi rallegro di come sia stato ampio e intelligente e piacevole l’esito delle nostre sollecitazioni sulla memoria e l’inventiva dei nostri autori. Gli anni sono trascorsi, e ora siamo arrivati alla tredicesima puntata di questa eccitante avventura. Come in una fiaba moderna, il nostro concorso continua a suonare una musica che unisce e collega le due generazioni, esplorando ogni volta una diversa dimensione del rapporto che le unisce. Quest’anno il tema era molto intrigante, e la proposta “vieni che ti insegno...” sui “lavori grandi e piccoli”, sul “fare” che avvicina nonni e nipoti in un fruttuoso scambio fra uguali, con abilità insegnate e ricambiate nelle due direzioni (bricolage con materiali di scarto verso inaspettate competenze internettiane, per esempio), ancora una volta ci ha premiato. Ecco allora il nuovo libro: un regalo di bei racconti e storie freschissime, divertenti e commoventi, con squarci di vita vissuta che oggi sembrano appartenere a secoli addietro – e invece è soltanto passata una vita. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione di Andrea Cavagnis, Presidente Fondazione OIC Onlus DISPONIBILE ANCHE IN FORMATO EBOOK ISBN:9788854952966 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: Civitas Vitae Premio Letterario Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Musica con i nonni

Musica con i nonni

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Premio Letterario Civitas Vitae Musica con i nonni C’è un momento per piangere e un momento per ride­re, un momento per la pena e uno per la gioia, ma è sempre il momento adatto per cantare… La musica – l’armonia dei suoni, sia che provengano da strumenti che siamo noi a far parlare, sia dalla nostra stessa voce – è quel dono divino che rallegra il cuore dell’uomo, come è stato detto. E la sfida di quest’anno è stata proprio questa: mettere in parole, dare forma di racconto all’incontro con la dimen­sione musicale e con tutto ciò che essa comporta, quanto a crescita e maturazione della persona, allargamento dei suoi orizzonti culturali, arricchimento e gioia di vivere, scoperta della nostalgia e del valore del ricordo. Questo naturalmente secondo le nostre corde e lo sco­po della Civitas Vitae, cioè ponendo in relazione le genera­zioni, mettendo in scena tutti, dai più vecchi ai più giovani, e dando a tutti l’occasione di ricordare: quel momento preci­so, quella parola, quel suono, quell’occasione che son rima­sti nella memoria per sempre, come l’irripetibile scatenarsi di un’emozione da non dimenticare. Da ogni testo è venuto fuori un modo diverso di entrare in contatto col mondo della musica, con strumenti, canzoni, motivi, da solo o in gruppo, con la famiglia e con gli amici, i compaesani, i commilitoni, le morose; e poi con figli e ni­poti, lungo tutte le stagioni della vita. E molto varia anche è apparsa la gamma delle emozioni, anche se il rapporto con la musica ha reso i racconti più scorrevoli, motivati, spesso anche percorsi da un velo di amabile ironia. Si è creato così un sottile ma solido filo conduttore, man mano che ospiti, visitatori, volontari, ragazzi hanno intrec­ciato le loro esperienze e hanno scambiato le reciproche scoperte, sempre all’insegna della magia benevola della mu­sica. Ciascuna delle storie che compongono il libro è interes­sante, ma tutte insieme costituiscono un tappeto dai mille riflessi, variopinto e gentile. Naturalmente, come mi è capitato più volte di osservare negli anni scorsi – in rapporto ad altri temi proposti – c’è un solido gruppo di testi che illuminano aspetti molto interes­santi della civiltà contadina del secolo passato: usi e costumi che sembravano eterni, e che si sono purtroppo disgregati in tempi brevissimi. Ma è molto interessante osservare come essi non vengano raccontati dagli ospiti più anziani con inu­tili nostalgie o acri rimpianti, ma con quella tranquilla e sag­gia serenità di cui oggi abbiamo un grande bisogno, e che ci induce a leggere con avidità una storia dietro l’altra, un esempio di vita dopo l’altro, con un pizzico di misteriosa ma­linconia. Antonia Arslan Presidente Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867879199 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2018 Stato: Disponibile

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A tavola con i nonni

A tavola con i nonni

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Premio Civitas Vitae A tavola con i nonni Tema molto attuale, quello di quest’anno. A cominciare dall’EXPO di Milano attualmente in corso, con le sue scintil­lanti meraviglie, i padiglioni multicolori in cui il nutrimento è il tema dominante, dove i visitatori si divertono ad assaggia­re le mille offerte di cibi di tutti i paesi e per tutti i gusti, per poi continuare con i tanti programmi televisivi dove accat­tivanti personaggi confezionano in un lampo piatti ricercati dall’aspetto meraviglioso. Di cibo e del modo di servirlo in tavola ultimamente si parla moltissimo. Qualche volta però dimenticando – nell’ebbrezza della curiosità per il nuovo, l’esotico, lo strano – che come italiani noi stiamo al centro della più formidabile ricchezza gastro­nomica e culinaria del mondo intero, al quale abbiamo fatto scoprire cibi divenuti un vero e proprio ‘patrimonio dell’u­manità’, come la pizza, la pasta, il tiramisù, il parmigiano, la mozzarella. Straordinarie invenzioni che sono realizzate, at­traverso i secoli, più che da chef patentati da mille industrio­se mani femminili, e vengono poi gustate ‘a tavola’, in quel momento della giornata ricco di calore e di scambi umani in cui avviene quel fatto miracoloso che è il mangiare insieme di più generazioni, vecchi e giovani, uomini e donne, e so­prattutto bambini curiosi. Il nostro concorso si è mosso proprio su questa linea: stare a tavola per stare insieme. E raccontare come è proprio attraverso il cibo, preparato con amore e poi condiviso, che passa dai nonni ai nipoti il flusso delle informazioni e della formazione, una scuola di cose concrete che è anche scuola di vita. Dai gnocchi alle ‘due uova di tagliatelle’, sollecitamen­te preparate per i nipoti affamati; dalla polenta (quante immagini del calderone appeso sul fuoco e del lento rime­stare della farina che improvvisamente si trasforma nell’oro luminoso della grande ruota gialla fumante sul tagliere) alle schidionate che girano lentamente sul girarrosto; dalle glo­riose galline allevate in cortile, ai buranei e alle torte segrete della domenica; dal ‘ragù del secolo’ alla pastasuta col buso descritta da un’arzilla novantenne; dalle ricette ebraiche a quelle messinesi, quanti bei racconti, quanti scorci di vita, quanto amore: e quanti meritati riposi, insieme ai propri cari, dopo la fatica quotidiana! Un giro d’Italia di amorosa concordia, avvolto nel pro­fumato vapore delle pentole e nel chiacchiericcio operoso delle cucine, dove ogni giorno si rinnova quella volontà di vivere, quella gioia della serenità conviviale che troppe mode fradice, troppi intellettuali senza estro né vera crea­tività hanno cercato di disprezzare e di distruggere. E ci è parso utile aggiungere, in controcanto, un bel racconto sulla tragedia dell’anoressia, il subdolo male che nega proprio le radici vitali più elementari, costringendo le sue vittime a una feroce opera di autodistruzione. Vorrei ricordare infine che, sull’onda dell’entusiasmo, abbiamo ricevuto anche diverse ricette vere e proprie, con gli ingredienti, le dosi, i suggerimenti per realizzarle: da farci un aureo libretto a parte, con un titolo accattivante... Antonia Arslan Presidente della giuria Indice ISBN:9788867874361 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2015 Stato: Disponibile

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In viaggio con i nonni

In viaggio con i nonni

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Premio Civitas Vitae In viaggio con i nonni Ecco uno dei temi più tipici del nostro tempo: il viaggio, il muoversi, l’andar lontano. Sembra che le tranquille vacanze di una volta – aria buona nel paesello di montagna o quieti pomeriggi al mare sotto l’ombrellone – oggigiorno siano completamente passati di moda. Ora la gente parla di Sharm-el-Sheik, delle Azzorre o di Bali come un tempo si parlava di andare a trovare la zia Rosina, e gli areoporti sono affollati come il primo giorno dei saldi in un negozio importante che chiude l’attività. Ma è proprio su questo argomento – che è la proposta di quest’anno – che il nostro concorso ha dimostrato per l’ennesima volta una vitalità sorprendente. Abbiamo ricevuto testi ricchi di ricordi ma anche di proposte; di nostalgie ma anche di inaspettata saggezza. Il tema del viaggio con i nonni ha dato luogo a un bellissimo gioco di specchi, con prospettive e situazioni narrative che improvvisamente si capovolgono: i nipoti parlano dei propri nonni, e i nonni dei propri nipoti. Ci sono anziani che raccontano un viaggio coi loro nonni (fosse pure di una sola giornata!), che il tempo trascorso ha ormai circondato di un alone fiabesco, facendolo diventare una vera e propria avventura finita bene (e magari si è svolta in tempo di guerra), conservata nel cuore come una gemma, un nucleo di antico calore che ancora riscalda e ravviva la personalità dello scrivente. E ritroviamo la vita di campagna di un tempo, le frotte di bambini e i loro giochi, le grandi tavolate in cucina, la scoperta della natura, la meraviglia di un piccolo dono che significava tutto l’affetto del mondo. Altre storie rovesciano la prospettiva: sono i nonni di oggi che descrivono, con precisione degna a volte di una guida turistica, viaggi con i nipoti. Viaggi moderni, di conoscenza, in cui l’anziano sente la gioia di trasmettere il meglio di ciò che ha elaborato e conquistato negli anni, il succo più profondo della sua esperienza di vita, attraverso la gioia della condivisione e della visione di luoghi, persone, paesi diversi. C’è perfino un nonno che scrive prestando la parola a tre nipoti che raccontano con molto divertimento la particolare passione sportiva della nonna senese: e il lettore resta coinvolto e si diverte entrando nei retroscena della Contrada dell’Istrice e del Palio di Siena... Il viaggio come metafora della vita è un’immagine che tutti in qualche modo conserviamo nel cuore: ma gli autori di questi testi ce ne porgono una versione nuova, variegata e commovente, che compone un quadro di straordinaria intensità, dove ogni pennellata concorre a una visione d’insieme che è realistica – e insieme teneramente sfumata. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867876273 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti

Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti

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Premio Letterario Civitas Vitae Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti Una delle caratteristiche più originali e interessanti di questo nostro premio, che oggi raggiunge la decima edizione, è quella di “mescolare le voci”, anno dopo anno, raccolta dopo raccolta. Come in un cocktail ben riuscito, l’alternarsi dell’età e della provenienza degli autori, dei loro linguaggi e delle loro culture, ha sollecitato la curiosità dei lettori, ottenendo un effetto inedito e spesso affascinante, come di chi assapora il gusto nuovo e stimolante che proviene da ingredienti noti ma sapientemente miscelati. In ognuno di questi piccoli libri ci si trova davanti a uno specchio dai molti riflessi: si passa dalle lucide sentenze (spesso di disarmante tenerezza) di un ospite magari ultra­novantenne alla freschezza della scoperta del mondo di un giovane volontario, da un testo intriso di pacata malinconia al brioso resoconto di un allegro ritrovarsi fra nonni e nipoti, per quella misteriosa trasmissione dei saperi che spesso av­viene proprio attraverso il “fare” insieme qualche cosa, con impegno condiviso e rasserenante. E il tema di quest’anno sembra fatto apposta per ag­giungere un altro tassello all’affresco relazionale tracciato in questi dieci anni. Parlare delle amichevoli sfide fra nonni e nipoti attraverso le gare e l’attività sportiva ha stimolato la memoria e la voglia di raccontare (e di raccontarsi...) di tanti, che hanno voluto rivivere – e condividere – il mondo di esperienze e di ricordi che ciascuno custodisce dentro di sé, e che ha a che fare con quell’insopprimibile tendenza a confrontarsi con se stessi e con gli altri, a mettersi alla prova e tentare di raggiungere i propri limiti, che è parte integrante della natura umana. Protette e conservate in una freschezza fuori del tempo dal ricordo di chi le ha vissute, ecco spalancarsi davanti a noi – in un sottinteso, pericoloso mondo di guerra – le mille imprese infantili di bambini di campagna ancora solidi nelle relazioni familiari ma vicini alle grandi trasformazioni sociali dei decenni del dopoguerra: e le sfide affrontate diventano simbolo e porta per l’accesso alla maturità. Spesso lingua e dialetto si mescolano con effetti linguistici vivaci e realistici: e la conoscenza di questo antico e fortissi­mo legame linguistico rappresenta ancora – per i veneti – un saldo legame di appartenenza identitaria (e non è l’ultimo dei doni che questi nonni fanno ai nipoti...). La più importante conseguenza per tutti coloro che sono coinvolti in questo libro è però – lo si intercetta benissimo – il senso del calore di un nido e dell’alleanza leale che un pericolo (e una sfida) affrontati insieme danno ai protagonisti, insieme rendendoli protettori e protetti. Antonia Arslan Presidente della Giuria Indice Presentazione ISBN:9788867878062 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2017 Stato: Disponibile

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Sognare non ha età

Sognare non ha età

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Prefazione di Antonia Arslan E anche quest’anno ci siamo, all’appuntamento per la festa d’autunno intorno al piccolo libro che raccoglie le storie, i pensieri, i racconti, le poesie di tanti amici che a vario titolo sono coinvolti nella grande famiglia della Civitas vitae. Ogni volta cambia l’argomento proposto, ma le risposte arrivano sempre puntuali e numerose, illuminando con ricchezza di particolari esperienze e ricordi: commoventi, divertenti, dram­matici, ma sempre capaci di emozionare e arricchire il lettore. Leggendo i testi, mi si è rinnovato il piacere di incontra­re tante persone diverse, di tanti luoghi e tante età diverse, in questo piccolo spazio di scrittura confidente e privata, di approdo, di serenità raggiunta. Come un ponte che collega due sponde lontane e appare improvviso da una fitta foschia, come uno scambio di esitanti sorrisi che diventa complicità: perché la vita, la calda vita, a volte offre anche – dono mera­viglioso – queste scintille di inaspettata amicizia. Che quest’anno hanno a che fare col sogno. Sognare: tutti lo facciamo, e tuttavia alla materia labile e sfilacciata dei sogni, se poi vogliamo raccontarli, finiamo sempre per aggiungere integrazioni e spiegazioni, qualche passaggio logico, qualche nostra – magari inconscia – interpretazione. Ma i sogni dei nostri autori, quelli che abbiamo raccolto in questo libretto, non avvengono durante il sonno. Sono invece ben consci, e sono i desideri di cui ciascuno di noi si è nutrito davanti al futuro, la voglia di scegliere una strada o un’altra nei grandi incroci della vita, e poi spesso il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Un rimpianto operoso che diventa accettazione: di fare un mestiere altro rispetto a quello che si sognava da adolescenti, abitare in un paese qualsiasi e non in un favoloso ‘altrove’ esotico e strano, accettare un’apparente mediocrità nel cui seno però si celano meraviglie. Ogni uomo è un’isola, è stato detto, con un’immagine pittoresca; ma in ogni isola si può scoprire un tesoro... Si sprigiona infatti da ognuno di questi racconti una sag­gezza invidiabile e antica, perché i rimpianti, quando ci sono, sono venati sì di malinconia, ma anche di un’accettazione mite eppure forte del nostro comune destino di uomini, quello di tendere sempre a qualcos’altro rispetto a quello che abbiamo, coltivando appunto un sogno, un “mi piacerebbe...” che alla fine diventa – ed è un grande insegnamento – un sorridente (e certo un po’ ironico) “ma sono contento lo stesso, e non mi cambierei con nessun altro.” Indice e Presentazione ISBN:9788867872862 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Giochiamo!

Giochiamo!

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Prefazione di Antonia Arslan Un bel raccolto, quest’anno. Di che esserne orgogliosi, per come in ognuna di queste storie si apre e si svela il rapporto meraviglioso dei nonni coi loro nipoti, e viceversa dei nipoti con i nonni. Tanti ricordi, tante vicende riemergono alla memoria: e subito il lettore comprende la necessità di raccontarle, e la grande importanza che assume il metterle sulla pagina per la trasmissione della cultura e per il legame fra generazioni. Legame che oggigiorno troppo spesso viene negato o dimenticato. Si pensa di poter fare a meno dell’umile sapienza e delle abilità manuali forgiate nei secoli, delle filastrocche e delle leggende, delle credenze religiose e della tradizione, delle bambole di pezza e dei giochi sociali: insomma, di tutto quel patrimonio vasto e variegato di saperi che l’infinita catena delle generazioni ha trasmesso fino a noi. Crediamo di non averne più bisogno, per via degli infiniti gadget e sofisticati strumenti che il progresso della tecnologia mette a nostra disposizione, e che spesso diventano giochi altrettanto sofisticati a disposizione dei nostri bambini. Ma nei racconti e nelle testimonianze di vita vissuta di quest’anno troviamo ampio materiale di riflessione su come spesso noi crediamo di interpretare il progresso, crediamo che le situazioni estreme o le novità sempre più frenetiche indichino una via senza ritorno, che spinge sempre più “avanti”. In realtà ci accorgiamo che chi si ferma non è perduto, secondo la celebre illusoria sentenza, mostra soltanto di avere del buon senso, e un sano istinto di sopravvivenza. I nonni e i nipoti delle nostre storie non hanno paura di imparare a giocare insieme, gli uni dagli altri, in una reciprocità spesso commovente e sempre educativa. Nonni e bambini (si) insegnano a giocare: il tema proposto nel 2013 diventa in molti dei racconti (pubblicati e non: la scelta non è stata facile...) una amichevole e amorevole sfida che ci mette di fronte – con leggerezza e morbidezza di toni – a uno snodo importantissimo del rapporto fra generazioni. Mentre infatti i genitori molte volte sono diventati fragili, spesso in competizione fra loro (quando non addirittura in disaccordo), e affrontano il compito educativo con nervosa arroganza, ecco emergere a rimpiazzarli e completarli i nonni, che non hanno autorità ma la conquistano sul campo, proprio attraverso una sapiente didattica del gioco condiviso e “sociale”, e un ritorno all’antico: ed ecco ritornare il “campanon”, la tria, le bambole di pezza con gli occhi-bottoni, o quelle di porcellana vestite di trine, le gare di palline; ma anche ecco nonni che imparano il pokemon, e ne sono fieri... Con immensa soddisfazione reciproca. ISBN:9788867870981 Collana: Premio Civitas Vitae Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione Edizione 2013 Stato: Disponibile

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