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I Di Rovero e la villa di Caerano

I Di Rovero e la villa di Caerano

€ 30,00

Il libro presenta in modo documentato la storia della più antica e bella villa veneta presente a Caerano di San Marco (Treviso). Una villa costruita nel corso del Cinquecento e arricchita di preziosi affreschi, gran parte dei quali (quelli interni) ancor oggi godibili. Altre antiche testimonianze che sono rimaste e che, insieme con quelle scomparse, sono illustrate nel libro riguardano la vicina barchessa ed i pilastri che segnalavano l'ingresso alla cedriera ed al giardino. Entrambi questi manufatti sono in attesa di un attento restauro. Il materiale informativo è stato raccolto ripercorrendo le vicende familiari e patrimoniali della nobile famiglia trevigiana dei Di Rovèro, che ha costruito la villa e che ne è stata proprietaria per circa tre secoli (dal XVI al XIX secolo). Cristofoto Di Rovero, uno dei rappresentanti più significativi del casato, fu sepolto nel cimitero di Caerano S. M. ed, attualmente, la sua epigrafe si trova fissata sul muro estero della locale chiesa parrocchiale, assieme a quella della moglie Zenobia. Il libro contiene numerosi riferimenti a vari aspetti della vita della comunità locale. Autore: Valmi Volpato, laureato in lettere classiche all'Università di Padova, ha insegnato per ventisei anni nella scuola media di Caerano. Dopo il 2000 si è dedicato appassionatamente allo studio della storia locale ed ha effettuato diverse ricerche servendosi esclusivamente di documenti originali, che vanno dal 1400 ad oggi. Ha studiato gli archivi di importanti famiglie (i signori Benzi Zecchini, i nobili Di Rovero), ha esaminato i documenti su Caerano presenti nell'Archivio di Stato di Treviso ed in vari altri archivi pubblici e privati. ISBN:9788861292291 Collana: Varia Autore: Volpato Valmi Edizione 2008 Stato: Non disponibile  

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Soldati nel fango

Soldati nel fango

€ 15,00

Un ragazzo di 23 anni è inviato verso l'ignota terra russa, verso un nemico che non ha mai conosciuto e mai odiato. Pesano su di lui il comando di 45 uomini e la responsabilità della loro vita.Potrebbe essere la trama di un avvincente fi lm di guerra, ma è quanto realmente è accaduto ad Amelio Marcassa, giovane maestro elementare scaraventato dalla pianura veneta, contadina e laboriosa, in terre solo immaginate sui libri di scuola.È il 1941 e l'Italia ha appena dichiarato guerra alla Russia comunista. Parte il CSIR con il suo carico di uomini che, malgrado la carenza di tutto il necessario, dimostreranno comunque il loro valore e la loro italica rassegnazione.La tragica realtà della guerra, con tutti i suoi orrori, trasformerà in breve tempo il ragazzo in un uomo pienamente consapevole della tragedia che involontariamente sta vivendo.Amelio Marcassa nasce a Verona il 27 aprile 1917. Si diploma maestro all'Istituto Magistrale di Rovigo. Nel 1937 è assunto come analista avventizio allo stabilimento Eridania Zuccherifici Nazionali di Cavanella Po (Ro) per la campagna saccarifera.Nel 1939 al Distretto Militare di Verona è riconosciuto idoneo al Corso AUC. Viene ammesso al Corso AUC del 13° Reggimento Fanteria Aquila. È assegnato al 79° Reggimento di Fanteria di stanza a Verona, dove prende servizio come sottotenente il 1° aprile 1940.Nel 1941, il 79° Reggimento Fanteria Roma parte per il fronte russo col CSIR, Corpo di Spedizione Italiano in Russia. Dopo aver attraversato la Romania e quasi tutta l'Ucraina, e avere affrontato il nemico in numerosi scontri, viene ferito nella battaglia di Debaltsevo.Torna in Italia nel 1942 e sposa a Lendinara (Ro) Rosa Cesarina Capodaglio, da cui ha tre figli. Dopo la guerra riprende la professione di insegnante a Badia Polesine (Ro).Muore, dopo dolorosa malattia, all'ospedale di Padova e viene sepolto a Badia Polesine, il 10 aprile 1984.ISBN:9788861292215Collana: VariaAutore: Marcassa Amelio Edizione 2008Stato: Disponibile

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Itinerario per la terraferma veneta nel 1483 di Marin Sanuto

Itinerario per la terraferma veneta nel 1483 di Marin Sanuto

€ 75,00

Questo volume è la riedizione di un volume scritto nel 1483 dal Veneziano Marin Sanuto dal titolo 'Itinerario per la terra ferma veneta nel 1483'. Il libro è stato tradotto dal Veneto antico all'Italiano contemporaneo e narra di un viaggio fatto dallo scrittore nei territori della Repubblica di Venezia nel 1483, al seguito degli Auditori Nuovi, che avevano il compito di controllare l'operato dei Rettori che governavano le città appartenenti al territorio della Serenissima Repubblica.Spostando i termini oggi giorno sarebbe come se ad intervalli regolari partisse da Roma una commissione di giudici che entrasse in ogni Comune e chiedesse conto dell'operato degli amministratori a partire non da controlli ma da denunce, anche anonime fatte da qualsiasi cittadino.Ogni tappa inizia con lo stesso identico cerimoniale, codificato per legge, ed è premura dell'autore specificare gli stipendi di quasi tutti i funzionari, le entrate di molte Camere e di molti Vescovadi. A tale ufficio nella primavera del 1483, furono eletti Marco Sanuto, Giorgio Pisani e Pietro Vitturio, i quali partiti da Venezia il 15 aprile 1483 visitarono successivamente tutta la terraferma veneta e l'Istria, rientrarono a Venezia il 3 ottobre 1483 e il giorno dopo resero conto della missione al Senato. L'Itinerario per la terraferma veneta che compiono i Sindaci, con a seguito il giovane Sanuto è notevole: 57 località, 17 Provincie e 6 Regioni e circa 1200 miglia (a cavallo e in barca).Probabilmente noi non avremmo nessuna notizia di questo viaggio, se Marco Sanuto non avesse avuto un cugino che volle essergli compagno di via: era per l'appunto Marin Sanuto.Lo scrittore ci dà una descrizione dettagliata di tutto ciò che vede: com'erano le città, come viveva la gente, i nomi di chi governava, quali erano gli emolumenti percepiti, ci racconta di episodi accaduti durante il suo soggiorno oppure che gli sono stati raccontati ecc…Alla descrizione dei luoghi così chiara e lucida sono state accostate le immagini (circa ottocento) tratte da mappe coeve, riuscendo ad avere una concentrazione di mappe di quel periodo fino ad ora mai pubblicata.Il lettore avrà modo di verificare la somiglianza e la corresponsione straordinaria tra quanto descritto nel testo del Sanuto e quello riportato nelle mappe.E' sorprendente constatare quanto sia cambiato il territorio, ma altrettanto sorprendente verificare come le radici culturali ed urbanistiche siano ancora perfettamente leggibili.Nessuno sapeva di un diario di viaggio di un diciassettenne della fine del 1400, finché l'inglese Rawdon Brown, studioso e innamorato di Venezia, trova questo manoscritto, lo trascrive, riesce a farlo pubblicare nel 1847 con notevoli difficoltà, come traspare dai ringraziamenti che lo stesso Brown elargisce ai responsabili del Seminario di Padova.Il testo è pubblicato in una o forse due decine di copie, che rimangono tali sino alla successiva pubblicazione fatta dal Fulin alla fine dell'Ottocento nel quale asserisce, a ragione, di aver trovato parte della prima stesura del manoscritto; viene quindi pubblicato non un libro ma, più semplicemente un inserto in una rivista (Archivio Veneto), quaranta anni dopo.Siamo nel 2007 ed il testo del Sanuto è considerato da tutti un testo fondamentale nello studio del Quattrocento e del territorio della Repubblica Veneta, dalla Lombardia all'Istria, con una 'tiratura' unica di forse 20 copie.Marin Sanuto nasce il 22 maggio del 1466 a Venezia da Leonardo, erede di una famiglia patrizia detta apostolica perché presente all'elezione del primo Doge della Repubblica Veneziana Santuccio Anafesto avvenuta nel 687 in quel di Caorle, e da Letizia Venier. Un'antica famiglia nobile ma non ricca, una delle famiglie che, nella società Veneta, ricopriva le cariche burocratiche: nonno, padre, zii, cugini tutti sono parte di quell'organismo statale che faceva funzionare la macchina amministrativa. La grandezza di questo personaggio sta nella sua normalità, nella sua concretezza e nella sua sincerità, aspetti che trasudano da tutti i suoi scritti in maniera quasi palpabile, ad iniziare da 'Itinerario per la terraferma veneta' e che sono le qualità necessarie per essere un eccellente cronista quale in effetti è.Luisa Bellini ha studiato Storia dell'Arte contemporanea presso la Facoltà di lettere e Filosofia all'Università degli studi di Padova. Critica d'Arte, curatrice di mostre d'arte di artisti contemporanei. Ha collaborato all'interno dei Musei della Provincia nel territorio dei Colli Euganei. E' tra i fondatori dell'Associazione culturale Terzomillennio, di cui è attualmente presidente. Ha intrapreso da più di tre anni con Roberto Bruni, il lavoro di traduzione e di ricerca di mappe antiche per la riedizione di Itinerario per la terraferma veneta nel 1483 di Marin Sanuto. Roberto Bruni compie studi classici che lo portano ad appassionarsi di storia medievale, in particolare del territorio veneto e della Repubblica di Venezia. Esperto conoscitore delle realtà medievali, soprattutto per quanto riguarda le città murate del nostro territorio e la viabilità antica. Assiduo ricercatore di notizie storiche e di mappe antiche, lavora da più di tre anni, con Luisa Bellini, alla riedizione di 'Itinerario per la terraferma veneta nel 1483 di Marin Sanuto'. La realizzazione di quest'opera non sarebbe stata possibile senza il suo contributo. Supervisione dell´opera di Marco Pasa e collaborazione di Aldo Ridolfi e Roberto Longhin. L´Associazione Culturale Terzomillennio di Vo´ (Padova), si occupa di iniziative e pubblicazioni finalizzate alla promozione del territorio dal punto di vista storico e culturale, a progetti, eventi e ricerche sulla storia del Veneto.ISBN:9788861292161Collana: VariaAutore: a cura di Bruni R., Bellini L. Edizione 2008Stato: Disponibile

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Frammenti di Novecento

Frammenti di Novecento

€ 20,00

Il Presidente della Repubblica Antonio Segni, il patriarca Roncalli, (poi beato Giovanni XXIII), il Presidente del Consiglio Rumor e il patriarca Luciani, futuro pontefice, e il sindaco di Lisbona Sampajo, alla vigilia dell´elezione a Presidente della Repubblica del Portogallo. Ed anche il Segretario nazionale del partito fascista Achille Starace e san Massimiliano Kolbe, Aldo Moro e p. Turoldo, l´Abbé Pierre ed Enzo Biagi…Questi e numerosi altri visitatori illustri furono accolti a Camposampiero con ampia partecipazione dai cittadini, onorati di ospitare personalità di così alto rilievo.La descrizione dei personaggi, allargata al contesto di vita sociale, economica e culturale in cui avvenne ciascuno di quegli eventi, permette di effettuare un excursus essenziale, ma preciso, sulla storia locale del Novecento, con frequenti squarci aperti a collocarla nella grande storia nazionale e internazionale, con la quale anche quella di una comunità circoscritta sempre si intreccia.Dino Scantamburlo (Camposampiero, PD), docente di Lettere nelle Scuole superiori, ha ricoperto vari incarichi politici e amministrativi, tra cui quello di Sindaco del suo Comune e di Deputato al Parlamento.Nel corso delle sue attività ha conosciuto numerose personalità descritte in questo libro.Partecipe e impegnato in molteplici iniziative sociali e culturali, ha pubblicato Incontri con Turoldo (2001) e Dal nordest a Montecitorio (2002).ISBN:9788861292093Collana: VariaAutore: Scantamburlo Dino Edizione 2008Stato: Disponibile

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'La provincia più agitata'

'La provincia più agitata'

€ 20,00

La situazione della provincia di Vicenza che nel 1944 Giorgio Pini, in viaggio d'ispezione per il Duce, definirà come 'la più agitata' della Rsi in Veneto, costituisce l'oggetto principale del volume curato e introdotto da Emilio Franzina. Durante l' 'itinerario tragico' snodatosi in mezzo al sangue, al terrore e alla violenza nel periodo conclusivo del secondo conflitto mondiale, quello dell'ex direttore del 'Resto del Carlino' non fu certo l'unico resoconto di parte fascista redatto a riguardo del Vicentino 'in rivolta'. Altre carte di emanazione pubblica e governativa di quel tempo di guerra (fonti prefettizie, militari, di polizia ecc.) sono da tempo disponibili e hanno anzi contribuito a innervare una vasta letteratura storiografica locale sul periodo 1943-1945, che tuttavia ha spesso finito per lasciare in ombra la più ampia storia della società  vicentina coeva e, paradossalmente, anche quella del 'mondo di Salò' dal cui interno, per quanto ideologicamente trattate, tante notizie provenivano invece sulle popolazioni urbane e rurali e sugli ultimi capisaldi del regime morente. Alla folta memorialistica per lo più di matrice resistenziale e alle tradizionali documentazioni d'archivio locali o di settore (archivi comunali, archivi giudiziari, libri cronistorici parrocchiali, diari di sacerdoti e di privati cittadini, ecc.) prevalentemente utilizzate sin qui per l'area berica, la presente antologia di fonti del fascismo repubblicano, prodotte a livello statale 'essendo fra l'altro comprensiva della serie specifica e a suo modo preziosa dei cosiddetti 'Mattinali', i notiziari giornalieri stilati per Mussolini dalla Gnr di Vicenza' si propone di offrire, in modo selettivo, una prima integrazione: nella speranza cha essa valga di stimolo ad approfondire il campo sempre spinoso e controverso della ricerca su quella che fu nel Vicentino non meno (e forse più) che altrove una tragica stagione di lotte per la libertà e, contemporaneamente, anche di crudelissima guerra civile. (Giancarlo Galan, Presidente della Regione del Veneto) Emilio Franzina insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università  di Verona. La sua principale area di ricerca è relativa all'emigrazione degli italiani e il suo impatto sulla storia dell'Argentina, Brasile e in generale dell'America Latina. ISBN:9788861291843 Collana: Istituto veneto per la storia della Resistenza e della società contemporanea Autore: Franzina Emilio (a cura di) Edizione 2008 Stato: Disponibile  

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