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Scienze filologico-letterarie

I linguaggi della comunicazione politica

I linguaggi della comunicazione politica

€ 32,00

Questo volume, il secondo della collana Lingue Linguaggi Politica, raccoglie gli interventi presentati al III Convegno Internazionale “Lingue, Linguaggi e Politica”, dal titolo “Lingue e comunicazione politica nella globalizzazione” (Università di Macerata), che ha visto coinvolti non solo studiosi delle diverse lingue e culture ma anche esperti sulla comunicazione politica. Il punto focale, che è stato il processo della globalizzazione negli ultimi venti anni, ha permesso di confrontare proficuamente, da una prospettiva semiotica, retorica, pragmatica, narrativa, massmediologica e linguistica, la comunicazione politica, e gli ambiti disciplinari affini, in diverse realtà culturali e linguistiche. Il volume si articola in tre sezioni, la prima è incentrata sui linguaggi ibridi della comunicazione politica nell’era globale: sulle strategie e modalità narrative più recenti, sui linguaggi dei nuovi dispositivi sincretici nonché sugli effetti emotivi del discorso politico odierno; la seconda si sofferma ad analizzare il discorso politico totalitario e populista nella letteratura, nel discorso giornalistico e nel diritto. Infine, la terza parte si concentra sulla comunicazione politica e le politiche linguistiche, in bilico tra frontiere e globalizzazione. Mathilde Anquetil è ricercatrice di Lingua, linguistica e traduzione francese, Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali. Maria Amalia Barchiesi è professoressa associata di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici: lingue, mediazione, storia, lettere, filosofia. Antonella Cancellier è professoressa ordinaria di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali. Armando Francesconi, è professore associato di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici: lingue, mediazione, storia, lettere, filosofia. Indice Premessa ISBN:9788854950863 Collana: lingue, linguaggi, politica Curatori: Mathilde Anquetil, Maria Amalia Barchiesi Antonella Cancellier, Armando Francesconi Edizione: 2020 Stato: Disponibile

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Lingue, linguaggi e politica

Lingue, linguaggi e politica

€ 32,00

Questo volume, che inaugura la nuova collana Lingue Linguaggi Politica e le dà il nome, raccoglie gli interventi presentati al convegno internazionale “Lingue, linguaggi e politica” (Università di Padova) che ha visto coinvolti studiosi non solo delle diverse lingue e culture ma anche di ambiti eterogenei. Il carattere multidisciplinare e interdisciplinare ha permesso di tracciare un quadro complesso e sfaccettato del rapporto fra la lingua/le lingue, i linguaggi e la politica, teso a declinare e ad avvicinare paesi, lingue, discipline e settori. I contributi presentano spunti di riflessione teorica ma ugualmente analizzano casi di studio anche in prospettiva comparatistica, diacronica e sincronica. A partire dal “discorso” politico si muovono tra l’argomentazione, le modalità discorsive e retoriche, il lessico, la fraseologia, l’ermeneutica della traduzione, l’informazione, il linguaggio in situazioni di conflitto, la satira, le politiche linguistiche, le questioni di genere; si intrecciano con le nuove forme della comunicazione, con i codici narrativi e le strategie di rappresentazione nell’arte, nella letteratura, nel cinema e nel teatro, con l’etica e l’estetica. Antonella Cancellier è professoressa ordinaria di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali. Alessia Cassani è professoressa associata di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali. Luisa A. Messina Fajardo è professoressa associata di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università degli Studi di Roma Tre, Dipartimento di Scienze Politiche. Giovanna Scocozza è professoressa associata di Lingua, linguistica e traduzione spagnola, Università per Stranieri di Perugia, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali. Dagmar Winkler è docente di Lingua, linguistica e traduzione tedesca, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali. Indice Presentazione ISBN:9788854950856 Collana: lingue, linguaggi, politica Curatori: Antonella Cancellier, Alessia Cassani, Luisa A. Messina Fajardo Giovanna Scocozza, Dagmar Winkler Edizione: 2020 Stato: Disponibile

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La felicidad de los museos

La felicidad de los museos

€ 20,00

El museo tradicional, en calidad de paradigma de la cultura occidental, dejó en la obra literaria de Julio Cortázar improntas indelebles, principalmente, a partir de un prolífico periodo transcurrido en Italia. Examinaremos, primordialmente, su obra en un preciso lugar y en un periodo específico: entre los años 1953 y 1954, cuando el escritor pudo asimilar el sistema textual de los museos italianos que visitó asiduamente durante su estadía en dicho país, siempre en búsqueda de nuevos sistemas semióticos que pudieran extralimitar los bordes tradicionales de su literatura. Roma, Nápoles, Perugia, Asís, Orvieto, Arezzo, Siena, San Gimignano, Florencia, Rávena, Ferrara, Boloña, Pisa, Lucca, Prato, Siena, Venecia, Mantua, Verona, Padua y Milán, son las ciudades a las que Cortázar literalmente se ‘lanza’ en búsqueda no solo de sus obras de arte predilectas o de sus pintores preferidos, sino también para capturar el secreto genius loci de dichas localidades. Nuestra intención es, por lo tanto, conducir al lector por esas mismas salas de museos que recorrió minuciosamente el escritor argentino e iluminar los cuadros, estatuas, frescos, que particularmente lo sobrecogieron, de los cuales nos proporciona implícita o explícitamente en su producción literaria un análisis pormenorizado. María Amalia Barchiesi es profesora titular de Lingüística y traducción (lengua española) en la Universidad de Macerata (Dipartimento di Studi Umanistici: lingue, mediazione, storia, lettere, filosofia). Índice Presentación Introducción ISBN: 9788854952164 Collana: Lince-o. Saperi Nomadi 4 Autore: María Amalia Barchiesi Edizione: 2020 Stato: Disponibile

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La lingua transispanica del trauma

La lingua transispanica del trauma

€ 23,00

Questo volume si configura come un viaggio corale e plurivoco entro diverse latitudini della mappa cangiante che è la letteratura soprattutto contemporanea in lingua spagnola, esplorata nella sua resa – ricorrente, multiforme, insistente – di una violenza di Stato percepita come trauma collettivo mal sepolto e riveniente. Attraverso sei sezioni che circoscrivono diversi spazi e modalità di narrazione della memoria dolorosa, obiettivo dei contributi contenuti al suo interno è la ricostruzione delle costanti espressive e formali di una lingua letteraria transnazionale che sembra concepita non come mero filtro, bensì come catalizzatore di una operazione complessa di ricomposizione dell’identità. La lingua transispanica del trauma intende omaggiare in questo modo, mettendo le due sponde del mondo ispanoparlante in comunicazione produttiva, la lunga attività di ricerca e insegnamento di Donatella Pini, amica, maestra e collega dei vari autori. Maura Rossi insegna Letteratura spagnola contemporanea nel Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, dove ha conseguito il suo dottorato europeo con una tesi sulla presenza e persistenza della guerra civile nella narrativa spagnola ultracontemporanea. I suoi interessi di ricerca spaziano tra la tematica post-traumatica nel romanzo e racconto spagnoli del Novecento e dei primi anni Duemila, la scrittura dissidente dell’esilio spagnolo e della transizione, e le recenti proposte narrative relazionate con l’attuale crisi economica Indice Introduzione   ISBN: 9788854952379 Collana: Sghiribizzi - Biblioteca d'Ispanistica 11 Curatrice: Maura Rossi Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Studi sul Rinascimento

Studi sul Rinascimento

€ 27,00

Questa raccolta di studi di Fernando Bandini documenta un campo settoriale e specifico della sua attività di storico della lingua e della letteratura. Bandini ha dedicato alla cultura rinascimentale vicentina, alla ricostruzione di una storia letteraria e dialettale poco frequentate dalla critica, com’è quella degli epigoni di Ruzante trapiantati dagli Euganei ai Berici, mezzo secolo di fedeltà, con studi monografici essenziali e interventi analitici, magari discontinui e frammentari ma sempre acuti e raffinati. Per Bandini la storia letteraria di Vicenza inizia con il Rinascimento e con Trissino, anche se la qualità artistica che a questi manca è raggiunta dai “pavani vicentini” della sua cerchia, a partire dagli autori delle Quattro parti delle rime in lingua rustica padovana, Giovan Battista Maganza, Agostino Rava, Marco Thiene, ossia, con nomenagia pavana, Magagnò, Menon, Begotto: con un catalogo di autori che si allarga progressivamente fino a tutto il Seicento e oltre. Fernando Bandini (Vicenza, 1931-2013) è stato professore di «Filologia romanza» e poi di «Stilistica e metrica italiana» all’Università di Padova dal 1972 al 1996. È riconosciuto come uno dei grandi poeti del Novecento (In modo lampante, 1962, Per partito preso, 1965, Memoria del futuro, 1969, La mantide e la città, 1979, Santi di Dicembre, 1994, Meridiano di Greenwich, 1998, Dietro i cancelli e altrove, 2007, Quattordici poesie, 2010, Un altro inverno, 2012). Poeta in latino, è stato vincitore del Certamen poeticum Hoeufftianum di Amsterdam e del Certamen vaticanum. La sua intera opera poetica è ora raccolta in Tutte le poesie, a cura di R. Zucco, Mondadori (Oscar Baobab), Milano 2018. È stato acuto interprete letterario (Groto, Foscolo, Nievo, Leopardi, di cui ha dato un finissimo commento dei Canti riedito a più riprese dal 1975, Pascoli, i poeti simbolisti e liberty). Critico militante, ha scritto su Jahier, Moretti, Montale, Noventa, Sereni, Raboni, padre Turoldo, con particolare attenzione alla linea veneta: Valeri, Piovene, Parise, Meneghello, Comisso, Rigoni Stern, Neri Pozza. Nel 2010 è stato insignito del Premio del Presidente, nell’ambito del Premio Viareggio; nel 2012 ha vinto il Premio Librex Montale. È stato Presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza dal 2003 al 2011. Indice Un ricordo personale di Fernando Bandini di Gaetano Thiene, Presidente dell'Accademia Olimpica di Vicenza ISBN:9788854951259 Collana: Romanistica Patavina Autore: Fernando Bandini Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Sulle tracce di Ferito a morte

Sulle tracce di Ferito a morte

€ 11,00

Sulle tracce di Ferito a morte è un saggio critico sul romanzo di Raffaele La Capria e insieme una testimonianza di un’affinità emozionale che l’autore di questo piccolo “studio” avverte con il testo lacapriano. Si esplorano alcune piste fra il pensiero di La Capria e la sensibilità di autori come Leopardi e Proust e si evidenziano alcune linee di riflessione che fanno di Ferito a Morte un vero e proprio romanzo filosofico, nel solco di una tradizione del pensiero occidentale che va dal mondo Greco, attraverso Vico e Croce, a incrociare Nietzsche, Hegel e Freud, e a elaborare intuizioni e figure proprie e originali. ​​​​​​​ Giuseppe Grispello, napoletano, è docente di scuola superiore a Venezia. Ha scritto alcuni romanzi (tra gli altri si segnala Il Segreto dell’Isola premio speciale “Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante” nel 2002), la sceneggiatura della graphic novel Zai Point 3492 e nel 2014 ha ideato e realizzato, con Maurizio Fiume, un documentario cinematografico dal titolo Una bella giornata – luoghi e miti di Ferito a Morte, che ha ottenuto il riconoscimento di Interesse Culturale Nazionale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Introduzione Autore: Giuseppe Grispello ISBN: 9788854951655 Collana: Scienze filologico-letterarie Edizione: 2019 Stato: Disponibile ​​​​​​​

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Il colore di parole in movimento

Il colore di parole in movimento

€ 20,00

Oltre a essere accomunati da numerose affinità, i tre scrittori studiati in questo volume anticipano temi e stilemi che saranno propri delle avanguardie. Lewis Carroll, Oscar Wilde e Virginia Woolf si dedicano con grande innovatività a considerazioni e sperimentazioni intorno al concetto di tempo, nutrono un profondo interesse per le teorie e le tecniche pittoriche, sono essi stessi buoni disegnatori, sono autori di studi scientifici solidi e originali e, nel rifiutare la mera rappresentazione della realtà fenomenica, hanno come obiettivo comune il superamento del figurativismo mimetico. Tutti e tre si dimostrano altresì attratti dal genere della vanitas, dai significati legati allo specchio, dalla mitologia classica, dal simbolismo del mondo naturale e dall’idea di circolarità e sdoppiamento. La cultura del Rinascimento, inoltre, è fonte di ispirazione e soggetto della maggior parte delle opere, sia critiche che narrative, di Wilde e Woolf.  Milena Romero Allué insegna letteratura inglese all’Università di Udine. Studia in particolare il rapporto tra letteratura e arti visive, la percezione visiva, l’estetica del giardino, l’approccio scientifico e la tradizione di matrice ermetico-alchemica. Ha pubblicato Art is the Tree of Life. Parola e immagine in Marvell e Blake (2000), Qui è l’Inferno e quivi il Paradiso. Giardini, paradisi e paradossi nella letteratura inglese del Seicento (2005), Immagini della mente. Scrittura e percezione visiva nella letteratura inglese del Rinascimento (2016). È anche autrice di saggi su numerosi autori del Rinascimento inglese. Indice ISBN:9788854950955 Collana: Scienze filologico-letterarie Autrice: Milena Allué Edizione 2019 Stato: Disponibile

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Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

€ 27,00

Il volume prende le mosse dall’osservazione che nell’Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all’Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell’impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d’arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l’Italia patria degli antenati dei romeni, l’Italia museo dell’Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l’indipendenza nazionale.   Alexandra Vranceanu Pagliardini insegna Letteratura comparata all’Università di Bucarest e ha insegnato nelle Università di Saint-Etienne e Padova. Ha studiato i rapporti testo-immagine e la letteratura dell’esilio. Ha pubblicato Les aventures de l’ekphrasis dans la fiction contemporaine (2011), Meridiani della migrazione nella letteratura romena da Ureche a Cioran (2012), ha curato Text(e)/Image. Interferences. Etudes critiques (2009), Migrazione e patologie dell’humanitas nella letteratura europea contemporanea (2012), Terra aliena. L’esilio degli intellettuali europei (2013), Rifondare la letteratura nazionale per un pubblico europeo. Da un’idea di G. Mazzini (2015). Indice e Introduzione ISBN:9788854951471 Collana: Romanistica Patavina Autrice: Alexandra Vranceanu Pagliardini Edizione 2019 Stato: Disponibile

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