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Scienze storiche

Nella Vicenza del Cinquecento: Andrea Palladio, le reti familiari  e le reti riformate

Nella Vicenza del Cinquecento: Andrea Palladio, le reti familiari e le reti riformate

€ 22,00

I movimenti ereticali e riformati accompagnano l’architettura di Andrea Palladio, questa ideale mano che si impone di trasformare le città (Vicenza, Venezia, Verona), le corti (la Fratta di Lucrezia Gonzaga), e di arricchire il territorio con le sue ville. Importante il modello di committenza mercantile e nobiliare che si collega con le grandi città calviniste dell’Europa: Ginevra, Lione, Anversa e Cracovia. Una forma di “illuminismo” si sviluppa dall’opera di Andrea Palladio fino a dialogare con Erasmo e Voltaire. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento. Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bourdeaux, a Basilea e a Varsavia. Fra i suoi lavori si segnalano i seguenti: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (II edizione); Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2011 e il volume Erodoto nel Rinascimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Su Giovanni Calvino e il calvinismo: Calvino ieri e oggi in Italia, a cura di Pietro bolognesi e Achille Olivieri, Roma 2010. Per le metodologie: Strutture e forme del “Discorso” storico, a cura di Achille Olivieri, Milano 2005, e i lavori pubblicati sul simbolismo della mano. Attualmente è esperto e Studioso dell’Ateneo di Padova. Indice ISBN:9788867874262 Collana: Filologie nel lungo Rinascimento Curatori: Achille Olivieri Edizione 2015 Stato: Disponibile

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Urbs antiquissima et clara

Urbs antiquissima et clara

€ 28,00

Il volume raccoglie una selezionata ma significativa parte della quarantennale e vastissima produzione storiografica di Sante Bortolami. Tra le sue pubblicazioni spiccano plurime ricerche sulla storia dei “centri minori” del Veneto (tra cui Abano Terme, Pernumia, Cittadella, Monselice, Montagnana, Camposampiero, Este, Asolo, Castelfranco, Bassano del Grappa e Asiago) e sugli assetti sociali, politici e istituzionali delle Venezie nel Medioevo. In quest’ultimo ambito si possono ricordare un volume su Ezzelino da Romano (2009) e il saggio L’età medievale, in Storia di Padova. Dall’antichità all’età contemporanea, Sommacampagna (Vr) 2009. Sante Bortolami ha insegnato a lungo Storia Medioevale nell’Università di Padova ed è stato uno degli esponenti più autorevoli nel campo della medievistica europea. Sante Bortolami (1947-2010) «La struttura del presente volume così come è stata pensata dai promotori e curatori, risponde sostanzialmente a una intenzione manifestata dall’autore in tempi lontani: progettare una raccolta di saggi sulla storia della città di Padova. Oltre a ciò, va tenuto in gran conto l’inserimento dei due contributi dedicati alla storiografia e all’‘ideologia’ di Padova comunale e ai podestà padovani, e sulla loro cultura. Essi arricchiscono e articolano indispensabilmente la prospettiva di storia sociale che anima i due ampi e analitici lavori di apertura». Gian Maria Varanini Indice In ricordo di Sante Bortolami RECENSIONI "La Difesa del Popolo" "Il Santo" ISBN:9788867874187 Collana: History, Economy and Society 9 Autore: Sante Bortolami Curatore: Marco Bolzonella Edizione 2015 Stato: Disponibile

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La Guerra Fredda tedesca in Siria

La Guerra Fredda tedesca in Siria

€ 30,00

Le relazioni tra la Siria e le due Germanie tra il 1963 e il 1970 offrono un punto di vista privilegiato per verificare quanto le dinamiche della Guerra Fredda influenzarono i processi politici in corso nel Paese arabo. Nello specifico, se e come i gruppi dirigenti del Partito Ba‘th accolsero i modelli istituzionali ed economici offerti dai due “campioni” del conflitto bipolare, e al contempo, quanto questi ultimi riuscirono a penetrare e radicarsi nel contesto siriano. Da un lato, la Siria era un Paese in piena trasformazione politica ed economica, in cui i dirigenti del Ba‘th si presentavano come sostenitori di quel processo di modernizzazione radicale che avrebbe dovuto svilupparne appieno le potenzialità umane e naturali. Dall’altro, le due Germanie erano entrambe Paesi industriali intenti sia a consolidare le rispettive presenze in Medio Oriente sia a proporsi come modelli alternativi di modernizzazione. Diplomazia, economia e riforma istituzionale furono le tre dimensioni che si intrecciarono per costruire relazioni di cooperazione e conflitto: una trama di processi ed eventi nella quale i dirigenti del Paese arabo sfruttarono appieno i margini di manovra offerti dalla competizione della “Guerra Fredda tedesca”; un trama di processi in cui Berlino, a differenza di Bonn, riuscì ad accreditarsi come partner politico, e a contribuire alla costruzione delle istituzioni formali di un regime ba‘thista ancora in fase di consolidamento. Massimiliano Trentin, ricercatore in Storia e Istituzioni dell’Asia presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna dal 2012, ha conseguito il dottorato in Storia delle relazioni internazionali presso l’Università di Firenze nel 2008. Ha svolto insegnamenti di storia e relazioni internazionali del Medio Oriente e Nord Africa, storia economica ed economia politica dell’area presso le Università di Padova e Ca’ Foscari Venezia ed attualmente presso la Scuola di Scienze Politiche dell’Alma Mater Studiorum. Si interessa di temi che riguardano la storia, la politica, l’economia e relazioni internazionali del Medio Oriente e Nord Africa, con particolare attenzione alla Siria, dove ha svolto molte delle sue ricerche sul campo, nonché alle relazioni della regione con l’Europa. Pubblica le sue ricerche su riviste accademiche nazionali ed internazionali ed è parte di gruppi di ricerca di storia internazionale e studi sul Medio Oriente contemporaneo. Indice Introduzione IISBN:9788867874637 Collana: History, Economy and Society Autore: Massimiliano Trentin Edizione 2015 Stato: Disponibile

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L'immaginario nella cultura del Cinquecento

L'immaginario nella cultura del Cinquecento

€ 20,00

L’immaginario, o gli immaginari, non costituisce più un problema per i lavori dedicati alla storiografia sociale. Esso mantiene una sua incidenza ed una sua dinamica: non si può infatti pensarlo come un’entità astratta ma come un insieme di elementi in continua evoluzione. L’immaginario arricchisce la mistica degli Stati e delle Repubbliche, alimenta le “fontane di giovinezza” costituite dal capitale e dal capitalismo trionfante nelle società del ’500-’600, costituisce anche un potente richiamo alla terra e alla bellezza della natura e al tempo stesso crea conflitti e usurpazioni di potere. Proprio per la sua provenienza principalmente dalle culture del ’400, l’immaginario si impone come uno strumento di comunicazione sociale e di persuasione fino al mondo contemporaneo. Si avverte quasi una simbiosi con l’immagine di Giuditta e la sua avventura: forse la Storia ritrova in una immagine di Giuditta una fonte di ispirazione. La Storia e Giuditta si scambiano i reciproci desideri. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento. Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bordeaux, a Basilea e a Varsavia. Fra i suoi lavori si segnalano: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (seconda edizione); Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2001, ed Erodoto nel Rinascimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Su Giovanni Calvino: Calvino ieri e oggi in Italia (curato con Pietro Bolognesi), Roma 2010. Ha curato inoltre, per le metodologie, Strutture e forme del “discorso” storico, Milano 2005. Indice Introduzione ISBN:9788867875894 Collana: Filologie nel lungo Rinascimento Curatori: Achille Olivieri Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Gli Obizzi e la collezione di Antichità al Catajo

Gli Obizzi e la collezione di Antichità al Catajo

€ 38,00

Il Palazzo Catajo (presso Battaglia Terme, Padova), fatto erigere nel ’500 dalla famiglia Obizzi, ospitò una ricca collezione d’arte che si precisò soprattutto alla fine del ’700, grazie al marchese Tommaso, come un vero e proprio museo. Una cospicua sezione di antichità classiche venne a costituire una celebratissima raccolta che si impose presto fra i contemporanei. Per questioni di eredità, tutta la collezione Obizzi fu poi smembrata: le antichità si trovano ora in maggior parte presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna, e in misura minore presso la Galleria Estense di Modena. Questo volume racconta la storia della famiglia e presenta i documenti relativi alla formazione e composizione della collezione di antichità classiche, sulla base della documentazione d’archivio, degli inventari e delle testimonianze dei visitatori del museo. «100 e più Statue, 12 Torsi, 182 Busti, 30 Teste, 15 Erme, 20 e più Urne cinerarie Etrusche, 8 Sarcofaghi, e 9 Cinerari Romani di marmo figurati, 64 Bassorilievi, 30 e più Edicole sepolcrali figurate, 5 iscrizioni Euganee, presso a 100 Romane, e 20 Greche; senza dire di un buon numero di frammenti e di que’ tanti oggetti minori esposti entro 15 Armadj, e di presso a 100 Colonne de’ più vaghi e pregevoli marmi antichi, le quali ridotte a perfetto polimento ornano la grande Sala del Museo. Questa è lunga 73 metri e larga 5, 80: e i Monumenti vi sono simmetricamente disposti lungo le pareti tutto all’intorno, e in un filare posto nel mezzo di essa, con tale spessezza, che non vi rimane quasi nulla di spazio vuoto...» Ecco l’eccezionale ricchezza della galleria di antichità di Tommaso Obizzi, da una descrizione del 1842.   Indice Introduzione ISBN:9788867875924 Collana: ITHACA - Scienze dell´Interpretazione Curatore: Alessandra Coppola Edizione 2017 Stato: Disponibile

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