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Scienze filosofiche

Filosofia e scienze nel primo Husserl

Filosofia e scienze nel primo Husserl

€ 20,00

Il volume ricostruisce il processo che ha portato alla nascita della fenomenologia di Husserl, mostrando come essa si inserisca all’interno di una rottura epistemologica di carattere più generale, consistente nell’emergenza di un paradigma scientifico d’impianto strutturalista. La prima parte del lavoro prende in esame il contesto culturale che fa da cornice alla formazione del giovane Husserl; la seconda offre una trattazione puntuale e approfondita delle Ricerche logiche, momento culminante della prima fase del pensiero husserliano. Nelle conclusioni, l’autore cerca di mostrare come sia possibile interpretare il pensiero di Husserl come contributo originale alla formazione di un modello teorico di tipo strutturalista. Simone Aurora (Gardone V. T., 1986) ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Padova e collabora attualmente, in qualità di cultore della materia, alla cattedra di Storia della filosofia nel dipartimento FISPPA della stessa Università. Si occupa prevalentemente di fenomenologia e di filosofia francese contemporanea. Ha pubblicato diversi saggi in volumi collettanei e riviste specializzate. Dirige la rivista Acta structuralica. International Journal for Structuralist Research ed è membro della redazione della rivista Metodo. International Studies in Phenomenology and Philosophy. ISBN:9788867875306 Collana: La filosofia e il suo passato 62 Autore: Simone Aurora Edizione 2017 Stato: Disponibile

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Tra Clio e Sophia

Tra Clio e Sophia

€ 16,00

Tra Clio e Sophia, ovvero fra storia e verità: è questo il filo conduttore che lega insieme i differenti modi di concepire il lavoro di ricostruzione e valutazione del pensiero di chi ci ha preceduto nel tempo, quale risposta a un’esigenza che fu avvertita ben presto, all’indomani della nascita della filosofia nella Grecia antica. Nel corso dei secoli questa esigenza ha avuto esiti assai diversi, dovuti alla complessità dell’operazione storico-filosofica e al mutare del concetto stesso di ‘filosofo’ e di ‘filosofia’. Dopo uno sguardo sintetico ma puntuale sulle origini e sugli sviluppi moderni della storiografia filosofica, viene qui proposta una piccola antologia che raccoglie alcune fra le testimonianze più emblematiche (da Aristotele a Wilhelm Dilthey) del modo di intendere e “fare” la storia della filosofia, in un significativo alternarsi di discussione teorica e metodologica e di concreta pratica storiografica. Per tale via si intende offrire agli studenti un efficace strumento per avviarsi criticamente agli studi storico-filosofici. Gregorio Piaia (Belluno, 1944) è professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova ed è socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, nonché socio effettivo dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti in Padova e dell’Ateneo di Treviso. È stato coordinatore nazionale dei Dottorati di ricerca in Filosofia e vice-presidente nazionale della Società Filosofica Italiana e della Società Italiana di Storia della Filosofia. La sua attività di ricerca, espressa in oltre 400 pubblicazioni, si è svolta essenzialmente lungo tre direttrici: a) il pensiero politico ed etico-religioso fra tardo Medioevo e Rinascimento; b) storia e teoria della storiografia filosofica; c) la cultura filosofica in Italia nei secoli xviii-xix. Ha inoltre collaborato alla nuova edizione della Enciclopedia filosofica (Milano 2006, voll. 12), dirigendo la sezione sul pensiero dei secoli xvii e xviii. Indice Premessa ISBN:9788867878048 Collana: La filosofia e il suo passato 63 Autore: Gregorio Piaia Edizione 2017 Stato: Disponibile

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La logica della testimonianza

La logica della testimonianza

€ 13,00

«I trattati di logica indicano la testimonianza come un supplemento indispensabile alle nostre conoscenze personali; questo non è abbastanza. Bisogna mostrarne l’intervento in tutti i nostri mezzi di conoscenza […]. Bisogna dunque indicarla, a parità di titolo con l’esperienza personale e la ragione, tra le fonti del sapere». Con questo invito il filosofo ginevrino Ernest Naville (1816-1909) terminava la sua indagine sul valore conoscitivo della testimonianza, a conclusione di due brevi saggi di sorprendente attualità: Sur le fondement logique de la certitude du témoignage (1873) e L’importance logique du témoignage (1887). Questi saggi, scritti in una prospettiva epistemologica all’epoca appena emergente ma oggi diffusa grazie alle concezioni fallibiliste della scienza, suscitano un vivo interesse per la loro straordinaria anticipazione di questioni assai dibattute sullo status epistemico della testimonianza; essi offrono anche stimolanti e inconsuete piste di ricerca ancora da esplorare, specialmente per quanto riguarda il fondamento logico della certezza della testimonianza e la sua identificazione con i princìpi logici impliciti nelle scienze fisiche e matematiche. Anna Vittoria Fabriziani, già professore associato di Storia della filosofia all’Università di Padova, si occupa di temi riguardanti la filosofia francese tra Ottocento e Novecento, con una preminente attenzione al dibattito epistemologico e ai modelli di spiegazione dell’azione umana. Suoi recenti lavori: La causa finale come principio costitutivo dell’induzione scientifica. Origine e fecondità della prospettiva epistemologica di Lachelier (in J. Lachelier, Sul fondamento dell’induzione, a cura di A.V. Fabriziani, Padova 2009); Per una «logica della sensazione». Il giovane Blondel tra psicofisiologia e filosofia, Padova 2012. Indice, Introduzione ISBN:9788867873586 Collana: La filosofia e il suo passato 57 Autore: Ernest Naville Curatore: Anna Vittoria Fabriziani Edizione 2015 Stato: Disponibile

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Il pensiero e la storia

Il pensiero e la storia

€ 17,00

L’insegnamento della filosofia è presente nella scuola italiana sin dall’Unità e alla filosofia sono stati assegnati compiti sempre importanti, a seconda delle diverse epoche storiche: fare da sostrato alla formazione di una cultura nazionale, costituire il tratto distintivo della cultura della classe dirigente, formare un buon cittadino democratico, insegnare a orientarsi nel mondo globalizzato. In questo libro si descrivono e si analizzano i modi in cui questo insegnamento è stato organizzato nel corso degli anni, con quali presupposti e con quali esiti. La lettura qui proposta tenta di interpretare le vicende dell’insegnamento della filosofia in Italia alla luce dei temi e dei problemi che vengono discussi, su scala più ampia, nel dibattito filosofico che ha avuto luogo in Italia negli ultimi centocinquant’anni, soffermandosi su alcuni dei suoi snodi più rilevanti. Alberto Gaiani ha svolto il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Padova occupandosi dei problemi connessi all’insegnamento della filosofia. Ha pubblicato Insegnare concetti. La filosofia nella scuola di oggi (Carocci, Roma 2012) e con Corrado Viafora ha curato A lezione di bioetica. Temi e strumenti (FrancoAngeli, Milano 2012). Attualmente insegna filosofia e storia nei licei. Introduzione ISBN:97888678767872626 Collana: La filosofia e il suo passato 55 Autore: Alberto Gaiani Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Una logica moderna?

Una logica moderna?

€ 16,00

Il pensiero di Wilhelm Dilthey (1833-1911) segna una frattura all’interno della tradizione filosofica tedesca dell’Ottocento. Egli eredita, infatti, le istanze sistematiche dell’idealismo rielaborandole in una visione ormai disillusa sulla possibilità stessa che un sistema “rispecchi” concettualmente la realtà. Dilthey apre dunque una nuova epoca, in cui la vita diviene categoria prioritaria rispetto al pensiero, tentando tuttavia un compromesso fra la tradizione speculativa e le necessità dei nuovi tempi, dominati dalle scienze e dalle tendenze empiristiche. Per elaborare una logica moderna egli si confronta con il pensiero di un idealista sui generis, Friedrich Schleiermacher (1768-1834). Discutendo criticamente la Dialektik schleiermacheriana in una delle sue opere maggiori, il Leben Schleiermachers, Dilthey ne dimostra la modernità e ne fa un punto di riferimento per avviare il proprio innovativo discorso gnoseologico, ormai rivolto ai problemi del nuovo secolo. Francesca D’Alberto (Belluno, 1974) è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova. Autrice di numerosi saggi di storiografia filosofica, ha affrontato la questione del rapporto vita-pensiero in Wilhelm Dilthey (Biografia e filosofia. La scrittura della vita in Wilhelm Dilthey, FrancoAngeli 2005). È traduttrice e curatrice della prima versione italiana del Leben Schleiermachers (Liguori 2008-2010), un classico della Geistesgeschichte ottocentesca. Presso Cleup ha pubblicato nel 2011 Ermeneutica e sistema. Dilthey lettore dell’etica di Schleiermacher e nel 2014 ha curato il volume Omotropia nell’orizzonte dell’eterotropia. La realtà della sessualità umana di A.M.J.M. Herman van de Spijker. Introduzione ISBN:9788867872558 Collana: La filosofia e il suo passato 54 Autore: Francesca D'Alberto Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Modernità e progresso

Modernità e progresso

€ 22,00

Modernità e progresso sono categorie fra loro correlate, che ispirarono lo sviluppo del pensiero nel corso degli ultimi quattro secoli, nonché le ricostruzioni che ne sono state fornite sul piano storiografico. I diciotto contributi raccolti nel presente volume, frutto di un “Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale” (PRIN 2009), intendono esaminare l’evolversi e l’uso di queste due categorie in un ampio arco di tempo, dal sec. XVI fino alla seconda metà del XX secolo. Una significativa concentrazione di contributi riguarda l’Ottocento e il primo Novecento, segnati dalla piena affermazione di una “coscienza moderna” variamente intesa e modulata, ricca di sfaccettature non sempre componibili fra loro, il che esclude di poter giungere a una definizione netta e univoca di ciò che chiamiamo “modernità”. Gregorio Piaia (Belluno, 1944) è ordinario di storia della filosofia presso l’Università di Padova. I suoi studi concernono principalmente il pensiero politico ed etico-religioso fra tardo Medioevo e Rinascimento, la teoria e la storia della storiografia filosofica, il pensiero italiano dei secc. XVIII e XIX. Iva Manova (Sofia, 1981) ha conseguito due dottorati di ricerca, presso le Università di Sofia e di Padova. I suoi studi concernono la filosofia rinascimentale, le controversie interreligiose nell’Europa orientale in età moderna e la storiografia filosofica in ambito sovietico. Al presente è assegnista di ricerca presso l’Università di Padova. Prefazione ISBN:9788867872855 Collana: La filosofia e il suo passato 56 Curatori: Piaia Gregorio, Manova Iva (a cura di) Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Studi di storia delle religioni e di filosofia morale

Studi di storia delle religioni e di filosofia morale

€ 19,00

Il vescovo cattolico Giuseppe Cognata (Agrigento 1885 - Pellaro 1972) fu inquisito dal Sant’Uffizio e subì un ingiusto processo per moralità nei primi mesi del pontificato di Pio XII (aprile-dicembre 1939). Degradato ed espulso dal coetus episcoporum, Giuseppe Cognata consumò la sua vita nella sottomissione e nel nascondimento, interrotto finalmente da Giovanni XXIII e Paolo VI, che lo riammisero nella sua dignità di vescovo della Chiesa cattolica. Mai si giunse, però, alla revisione del processo. Prima che vescovo, Cognata fu un intellettuale fornito di grande cultura sia classica sia filosofica, come si può cogliere nelle due tesi di laurea in Lettere e in Filosofia, da lui presentate all’Università di Catania nel 1908 e nel 1909 e che qui vengono pubblicate con un’ampia contestualizzazione storico-culturale e con un puntuale corredo di note. Già professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Padova, Ilario Tolomio (Borgoricco, 1943) si è dedicato dapprima alla medievistica filosofica, con contributi sulla devotio moderna (Il trattato De quattuor generibus meditabilium di Gerardo Groote, Padova 1975) e sulle trattazioni de anima altomedievali (L’anima dell’uomo, Milano 1979). Si è poi rivolto a studi sulla storiografia filosofica fra Cinquecento e Ottocento (I fasti della ragione, Padova 1990; Italorum sapientia, Soveria Mannelli 1999) e sull’atteggiamento della Chiesa cattolica verso il pensiero moderno (Dimenticare l’antimodernismo, Padova 2007). Ha inoltre curato il vol. XVIII della traduzione italiana dell’Opera Omnia di Romano Guardini (Bonaventura, Brescia 2013). Indice e Prefazione ISBN:9788867872268 Collana: La filosofia e il suo passato 52 Autore: Giuseppe Cognata Curatore e autore saggio introduttivo: Ilario Tolomio Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Contro la pena di morte

Contro la pena di morte

€ 17,00

Giuseppe Pelli, patrizio fiorentino, è una figura di rilievo nell’Illuminismo italiano. In anticipo su Beccaria, la sua critica alla pena di morte appare come la più antica argomentazione organica contro un istituto al tempo universalmente praticato. Riscoperto solo di recente e finora inedito, questo saggio composto sul finire del 1760 documenta la precoce diffusione in Italia della sensibilità abolizionistica e conferma il rilevante contributo offerto dall’Illuminismo italiano nella battaglia contro la pena di morte, non a caso abolita per la prima volta in Toscana nel 1786. Il volume offre l’edizione critica di tale saggio, accompagnata da una puntuale introduzione che ricostruisce sul piano filosofico e giuridico la trama argomentativa di Pelli. Inutile, dannosa e ingiusta, la pena di morte è la cifra specifica dei regimi autoritari; incompatibile con le principali regole della giustizia, è indegna di un governo libero. Philippe Audegean (1969) è maître de conférences all’Università Sorbonne Nouvelle (Paris 3). Fra i massimi esperti di Cesare Beccaria a livello internazionale, è fra l’altro autore del libro Cesare Beccaria, filosofo europeo (Roma 2014). Indice e Prefazione ISBN:9788867872541 Collana: La filosofia e il suo passato 53 Autore: Giuseppe Pelli Curatore: Philippe Audegean Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Talete in Parnaso

Talete in Parnaso

€ 22,00

Talete in Parnaso: il titolo esprime in forma emblematica il nesso che nei saggi qui raccolti lega la storiografia filosofica con l’esercizio della letteratura, ovvero il rapporto che intercorre fra il ricorso ai materiali storico-filosofici e la pratica letteraria variamente intesa. A tale rapporto si può guardare da un duplice punto di vista: l’impiego in un contesto letterario di notizie, personaggi e schemi tratti dal patrimonio storico-filosofico, oppure il richiamo, all’interno del genere “storia della filosofia”, a procedimenti espressivi desunti dall’universo letterario e resi funzionali alla narrazione che ha per oggetto i pensatori antichi e moderni. Il riferimento al mitico Parnaso sta quindi ad indicare la varietà di generi letterari in cui le vite e le dottrine dei filosofi vengono trattate o utilizzate: dal florilegio medievale al poema allegorico e alla poesia didascalica, dall’annalistica alle memorie accademiche, dai manuali per la scuola alle opere di intrattenimento culturale fino al racconto breve e al vero e proprio romanzo. Gregorio Piaia (Belluno, 1944) è professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Padova ed è membro dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti in Padova e dell’Ateneo di Treviso. La sua attività di ricerca, espressa in oltre 350 pubblicazioni, si è svolta essenzialmente lungo tre direttrici: a) il pensiero politico ed etico-religioso fra tardo Medioevo e Rinascimento; b) la teoria e la storia della storiografia filosofica; c) la cultura filosofica nell’area veneta fra Sette e Ottocento. Ha inoltre collaborato alla nuova edizione della Enciclopedia filosofica (Milano 2006, voll. 12), dirigendo la sezione sul pensiero dei secoli xvii e xviii. ISBN:9788867871049 Collana: La filosofia e il suo passato 49 Autore: Piaia Gregorio Edizione 2013 Stato: Disponibile

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