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Scienze sociali

Nuove sfide a tutela della nostra salute

Nuove sfide a tutela della nostra salute

€ 20,00

Il libro pone l’attenzione sulle nuove sfide a tutela della salute in tema di Prevenzione. “La Prevenzione sarà determinante per affrontare le nuove sfide a tutela della salute” è il postulato sul quale si fonda la ricerca condotta in questo saggio. Lo studio evidenzia come la Prevenzione porterà a un incremento degli anni di vita sana (HALE) e, più precisamente, a un aumento del numero di anni trascorsi senza malattie croniche e invalidanti; inoltre, essa contribuirà a favorire un miglioramento della qualità di vita delle persone anziane e di conseguenza un invecchiamento attivo. Dall’indagine emerge altresì come sia necessario investire in organizzazione, formazione, educazione scolastica e universitaria, al fine di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze socio-economiche, della povertà e della disoccupazione che privano le persone della dignità, facendole sentire esseri senza identità e spesso senza salute. Ne consegue come il prendersi cura dell’ambiente, in un’ottica di One Health, ponga la salute di uomini, animali e dell’ambiente che ci circonda in un unicum di cui tutti siamo artefici e responsabili. Il libro ribadisce pertanto che è ormai improrogabile attuare un cambiamento culturale e formativo, perché più le persone saranno formate alla Prevenzione più saranno in grado di gestire al meglio la propria salute, favorendo al contempo il proprio benessere. Barbara Baccarini è docente universitaria presso Università e-Campus, dottoressa di ricerca in Scienze Sociali; ha conseguito un Diploma di Specializzazione post lauream in Sociologia Sanitaria presso Alma Mater Università di Bologna. Già assegnista di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha all’attivo una cinquantina di pubblicazioni per importanti editori nazionali. Tra le ultime ricordiamo: La violenza culturale nell’attuale contesto sociale nei confronti del paziente straniero. Quali le nuove sfide in sanità in un’ottica di interculturalità? in Società e diritti - rivista elettronica 2025 anno x n. 19.2025 - dossier violenza a cura di Alberto Pesce; Le Nuove Frontiere dell’innovazione tecnologica in Sanità: l’Intelligenza artificiale in aiuto delle persone anziane con patologie croniche e cronico degenerative, ad esempio i malati di Parkinson, tra opportunità e rischi in corso di pubblicazione per la Rivista “Informazione Filosofica”, NR 13/14 (numero doppio) – 2024 – Reale e Virtuale. Indice Introduzione ISBN: 9788854958883 Collana: Attrazioni Sociologiche / Sociological Sights - 5 Autrice: Barbara Baccarini Edizione: 2025 Stato: Disponibile

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Lo street harassment e la costruzione sociale dei corpi

Lo street harassment e la costruzione sociale dei corpi

€ 21,00

La città non è uno spazio neutro, come non è universale il senso che viene attribuito ai luoghi che la compongono. La cultura patriarcale, il processo di socializzazione, la narrazione dei media e le esperienze quotidiane di violenza che donne e soggettività marginalizzate subiscono pubblicamente, fanno sì che queste costruiscano un rapporto con la città spesso caratterizzato da paura e insicurezza. Questo volume affronta il fenomeno dello street harassment, il modo in cui la dimensione urbana interseca la violenza di genere e indaga come sia possibile, nell’ambito della vita quotidiana, rompere il dominio di genere sulla città. Vengono presentati i risultati di una ricerca quantitativa sullo street harassment e di una serie di interviste qualitative ad attiviste del movimento Chalk Back, impegnato da anni nella denuncia del fenomeno attraverso opere di arte urbana. Greta Calabresi è dottoressa di ricerca in Ricerca sociale teorica e applicata e cultrice della materia in Sociologia generale nel Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre. Si occupa di violenza di genere, socializzazione al genere, dinamiche di genere in ambito urbano e movimenti sociali urbani. Indice Introduzione Autrice: Greta Calabresi ISBN: 9788854957640 Collana: Attrazioni Sociologiche / Sociological Sights, 3 Edizione: 2025

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Metis 2025  - Vol. XXXII  1/2025

Metis 2025 - Vol. XXXII 1/2025

€ 20,00

Presentazione di Angelo Romeo Anche questo primo numero del 2025, che apre un nuovo anno della rivista, presenta contributi che pongono al centro dell’attenzione l’osservazione di fenomeni sociali, attraverso una lente d’ingrandimento che fa luce tanto sull’aspetto teorico, quanto su quello empirico ed esperienziale. Il numero presenta infatti contributi che approfondiscono, come nella tradizione di Metis, autori classici e contemporanei della Sociologia con una particolare declinazione a contesti, che vengono osservati e studiati con metodologie differenti. Alcune parole chiave e concetti ritornano costantemente dentro questo numero: digitale, relazioni, identità, soggettivazione, mediologia. L’obiettivo di Metis che trova forma nei suoi numeri durante l’anno, è quello di offrire uno spazio di riflessione in cui potersi soffermare non solo per i contenuti trattati, ma per i temi che possono essere stimolati dalla lettura. Metis ha sempre coltivato in questi suoi trent’anni la possibilità di essere un vero e proprio laboratorio, dove mettere in dialogo studiose e studiosi, che con la loro esperienza e formazione dentro e fuori l’accademia, hanno creato un dibattito, che a distanza di anni è ancora fertile e in crescita. Per tali ragioni, la rivista anche in questo numero, vuole porre attenzione alla necessità di mettere in continua comunicazione ricercatrici e ricercatori con studiosi che hanno maturato più esperienza nel tempo. Questo confronto generazionale rappresenta il perno centrale della vita di Metis, in cui gli scritti presentati in prima istanza sono articoli inediti, sottoposti alle procedure di valutazione anonima, che diventano nel momento della pubblicazione un’opportunità di scambio scientifico, che continua nelle aule universitarie, in seminari, convegni e mette in relazione saperi che, condivisi tra loro, arricchiscono chi dedica la propria vita allo studio. Compito della sociologia è quello di guardare con occhio attento e curioso i mutamenti della contemporaneità e la rivista è uno strumento capace di mettersi a servizio di quest’analisi, con uno sguardo analitico-scientifico ma anche critico. Questo numero contiene i contributi di David Le Breton, Vincenzo Susca, Marta Gallina, Michela Luzi, Rosario Palese, Alessandra Peluso. A ognuno di loro il nostro ringraziamento per aver voluto porre ulteriori stimoli di riflessione scientifica, che arricchiscono la vita di Metis. Indice ISBN: 9788854958671 Collana: Metis Curatore: Angelo Romeo Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Metis 2024  - Vol. XXXI  2/2024

Metis 2024 - Vol. XXXI 2/2024

€ 20,00

Presentazione di Angelo Romeo Questo secondo numero di «Metis. Rivista di sociologia», assume una particolare connotazione, perché non è un semplice numero dei due previsti, quanto una raccolta di articoli scelti per celebrare una ricorrenza importante. Metis compie infatti trent’anni, in cui sono stati pubblicati numerosi contributi e che hanno visto la collaborazione di studiose e studiosi, che l’hanno rafforzata negli anni aprendo confronti scientifici variegati. Se una rivista esiste, lo si deve sempre all’intuizione di chi la avvia, in questo numero sul trentennale, sento il dovere di ringraziare Mariselda Tessarolo, che trent’anni fa ne ha posto la prima ‘pagina’. Io ho ereditato solo due anni fa una rivista avviata, densa di contenuti e di relazioni internazionali, che ho continuato a mantenere con la consapevolezza che possa crescere sempre di più come laboratorio di ricerca sociale, che mette in dialogo giovani e studiosi di esperienza. Proprio da questo continuo confronto la rivista si rafforza trattando temi classici da un lato, di nuovo interesse dall’altro. Questo secondo numero rappresenta quindi un omaggio per celebrare il passato, ma soprattutto per guardare il futuro della Teoria e della ricerca sociale attraverso le pagine di una rivista, che all’età di trent’anni, ha una sua maturità e che vuole offrire nuovi contenuti di studio. Per fare questo abbiamo ritenuto opportuno scegliere il Mutamento, come tema che potesse servire da collante alle riflessioni sul trentennale: da un lato quindi i contributi delle autrici e degli autori, alcuni che in questi trent’anni l’hanno già conosciuta scrivendo contributi, che fanno oggi parte della memoria storica della rivista, dall’altro nuove studiose e studiosi, che hanno accettato di celebrarne la ricorrenza. C’è un aspetto significativo che accompagna ciascun contributo pubblicato, ogni argomento proposto è un’importante opportunità di analisi sociologica, che non solo offre uno stato dell’arte sul tema scelto ma presenta una fotografia del cambiamento sociale della nostra contemporaneità. Per tali ragioni, gli argomenti trattati toccano i seguenti argomenti: il tempo, la memoria, l’intelligenza artificiale, la moda, la partecipazione, il populismo, la rigenerazione urbana. Analisi che diventano non solo pilastri di Teoria sociale, quanto un resoconto dei principali temi trattati nel corso di questi ultimi trent’anni. Questa presentazione alle pagine che seguiranno si chiude con una dedica a Franco Ferrarotti, padre fondatore della sociologia italiana, venuto a mancare il 13 novembre. A lui dobbiamo in buona parte quello che portiamo avanti ogni giorno, il nostro essere studiose e studiosi di una disciplina mai statica, ma in continuo movimento e alla ricerca di stimoli. Buon trentesimo compleanno Metis. ISBN: 9788854958142 Collana: Metis Curatore: Angelo Romeo Edizione: 2024 Stato: disponibile

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Metis 2024  - Vol. XXXI  1/2024

Metis 2024 - Vol. XXXI 1/2024

€ 20,00

Presentazione di Angelo Romeo  Questo primo numero del 2024 acclude i contributi selezionati nella call for paper a cui molte studiose e studiosi hanno risposto presentando temi diversificati, ma che riportati in un unico numero, presentano elementi comuni degni di riflessione sociologica. Ciascun articolo come già per i precedenti numeri, concilia tanto l’approccio teorico quanto quello empirico, in molti casi è possi-bile leggere analisi frutto di ricerche sul campo, in altri approfondimenti teorici, che spaziano da temi di sociologia generale a processi culturali e comunicativi. Alcuni temi ritornano in tutto il numero, come quello dell’intelligenza artificiale, su cui molto si dibatte all’interno delle scienze sociali, le sfide del digitale declinate a vari ambiti. Al tempo stesso molti contributi ruotano intorno a questioni territoriali, di ricerca applicata a contesti specifici, in cui è possibile leggere dati empirici, frutto di estratti di ricerche, che ben fotografano il mutamento sociale, privilegiato dagli studiosi di scienze sociali. È proprio il divenire, il mutamento, l’incontro di saperi sociologici differenti, che trova nel contenitore di «Metis» un continuo dialogo, che apre filoni di ricerca e ricalca anche un sapere critico attento alla teoria dei classici e anche dei contemporanei del pensiero. Questa duplice lettura dei fenomeni sociali, Teoria e ricerca empirica viene ben rilevata dai contributi, che non si limitano allo studio di contesti locali, quanto piuttosto nel proporre l’analisi singola o comparativa, di spazi, temi, che offrono agli studiosi stimoli e opportunità di approfondimento. Tale analisi è resa disponibile attraverso l’utilizzo di metodi e tecniche di ricerca, che si incrociano e rendono accessibile al lettore contenuti, che riassumendo toccano le seguenti area tematiche: comunicazione, migrazione, innovazione, disuguaglianze. Temi che sono appunto frutto di una call aperta, che non ha voluto circoscrivere l’interesse, su qualcosa di specifico, quanto piuttosto aprire un dibattito dentro le scienze sociali, attraverso il contributo di scuole di pensiero, metodologie, esperienze diverse tra loro. Indice   ISBN: 9788854957701 Collana: Metis Curatore: Angelo Romeo Edizione: 2024 Stato: disponibile

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Metis 2023  - Vol. XXX  2/2023

Metis 2023 - Vol. XXX 2/2023

€ 20,00

. Indice   ISBN: 9788854957213 Collana: Metis Curatore: Angelo Romeo Edizione: 2023 Stato: disponibile

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Metis 2023  - Vol. XXX  1/2023

Metis 2023 - Vol. XXX 1/2023

€ 20,00

Presentazione È con grande piacere che introduco questa prima edizione di Metis del 2023. Questo primo numero si inserisce in una versione nuova della rivista nata nel 1994 presso la casa editrice Cleup di Padova. In queste prime pagine, mi preme ringraziare Mariselda Tessarolo che l’ha fondata e diretta fino a oggi e che mi offre la possibilità di coordinarla e portarla avanti. Le riviste rappresentano per chi lavora nel mondo accademico, uno spazio di discussione, un dibattito aperto alla crescita scientifica e del pensiero critico. «Metis» per anni ha rappresentato un “laboratorio” di progettualità alimentato da studiosi nazionali e internazionali, che nel tempo hanno consolidato un rapporto continuo. È stata l’opportunità di crescita per giovani ricercatori che vi hanno contribuito con le loro competenze. In questo primo numero, esprimo il mio ringraziamento al comitato scientifico che l’ha sostenuta, ai co-direttori che si sono alternati negli anni, alla casa editrice, ai lettori e alle lettrici, che ci auguriamo possano continuare a sostenere il progetto. Io stesso, quando ero dottorando di ricerca, ho avuto modo di collaborare e crescere scientificamente dentro questo bel laboratorio. La possibilità di dirigerla che mi viene concessa, è una bella sfida ma anche il piacere di dare continuità al grande lavoro svolto da Mariselda Tessarolo. La rivista vuole dare continuità a quello scambio scientifico che è la base del lavoro di ogni studioso. Assumerà nel tempo nuovi spazi, il sottotitolo appare modificato, perché abbiamo ritenuto utile circoscrivere i temi trattati e le figure professionali coinvolte, per giungere a progetti più specifici, in un momento storico in cui l’editoria, le pubblicazioni si confrontano con nuove dinamiche organizzative. Per queste nuove proposte, ringrazio la redazione, che si è resa disponibile d’accordo con l’editore a camminare in un percorso nuovo, che però tiene conto della storicità della rivista, di chi l’ha fondata e vi ha contribuito. Le pagine che seguono sono il frutto di una miscellanea di articoli, che hanno alla base il mutamento, le trasformazioni socio-culturali che ciascun campo affronta. Il primo articolo (Centorrino e Condemi) analizza gli sviluppi recenti delle ricerche propedeutiche al Tactile Internet per indagare la coesistenza, complementare e antagonista, di connessione e contatto nella transizione al Metaverso. Presentato da Zuckerberg come un’Embodied Internet, il Metaverso sembra piuttosto configurarsi come un’Internet of Bodies. Si tratta del tassello finale di quel processo di avvolgimento tecnologico che, dopo aver coinvolto gli ambienti e gli oggetti, si rivolge ai corpi viventi: i cinque sensi vengono stimolati per favorire interazioni indistinguibili tra fisico e digitale. Il contributo traccia una genealogia delle idealizzazioni culturali che sono coprodotte e coproducono la progettazione aptica: su tutte, le equivalenze tra corpo umano e corpo robotico, che porta al tentativo di rimuovere ogni tipo di vulnerabilità dovuta al contatto, e quella tra cognizione umana e intelligenza artificiale, da cui deriva la spinta a prevedere nel dettaglio il movimento corporeo. Il secondo articolo (G. Buoncompagni) presenta uno studio quantitativo sulla copertura informativa del fenomeno dell’odio e dell’antisemitismo in Italia attraverso l’analisi dei contenuti pubblicati dai principali media nel biennio 2020-2021, gli anni della crisi pandemica. Dopo un breve inquadramento teorico, vengono analizzati e discussi i dati raccolti in merito alla comunicazione giornalistica delle nuove forme di odio antisemita in relazione al contesto socioculturale e temporale di riferimento. L’analisi effettuata considera tre principali dimensioni: – la tipologia di notizia pubblicata; – gli attori coinvolti nel processo informativo; – i macro-temi scelti all’interno dell’agenda dei media. Il terzo articolo (D. Forlenza) presenta l’analisi del fenomeno migratorio con un focus sul genere e lavoro stagionale. Il contributo analizza la condizione femminile nel lavoro stagionale, con una attenzione alle temporeras marocchine, le lavoratrici stagionali assunte per la raccolta della fragola nella provincia di Huelva, in Andalusia. Tale caso di studio risulta essere emblematico per comprendere il rapporto fra “condizione di vulnerabilità sociale”, “genere” e “migrazione”. Il quarto articolo (D. Battista) ha come tema centrale il rapporto tra politica e social media. Si propone di esplorare e introdurre l’effetto farfalla nel contesto della digitalizzazione e dei social media in politica. L’analisi si basa su una revisione della letteratura esistente e sul caso studio del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, che evidenzia l’interconnessione tra l’uso dei social media e gli effetti sul comportamento politico degli individui, le dinamiche elettorali, la partecipazione politica e la formazione dell’opinione pubblica. Attraverso l’applicazione di modelli teorici, vengono esplorate le dinamiche complesse che emergono dall’interazione tra digitalizzazione, social media e politica. I risultati indicano che una singola azione o evento online può innescare una serie di cambiamenti imprevedibili e di vasta portata nel panorama politico. Il quinto articolo (A. Innaccone) analizza il ruolo del comunicatore nelle chiese locali del Belpaese – muovendo dai seguenti interrogativi: chi vuole comunicare per prendersi cura deve innanzitutto prendersi cura della comunicazione. Le diocesi italiane lo fanno? In che modo? Attraverso un’indagine empirica, si analizzano alcune questioni relative alla comunicazione della chiesa attraverso una analisi sociologica che coniuga il concetto di rete inteso come rafforzamento con uffici, parrocchie, giornalisti, associazioni del terzo settore, con le dicotomie da superare (comunicazione e comunicazione sociale, cartaceo versus web) e percorsi formativi da attivare. Indice   ISBN: 9788854957046 Collana: Metis Curatore: Angelo Romeo Edizione: 2023 Stato: disponibile

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Servizio sociale e sviluppo locale

Servizio sociale e sviluppo locale

€ 18,00

In contesti impoveriti dallo spopolamento può il servizio sociale, oggi conteso tra burocratizzazione e managerialismo, riconquistare gli spazi del lavoro di comunità? Il lavoro qui presentato si inquadra nel community social work e consiste in un’esperienza formativa di action research in Sardegna. In questa cornice si sostiene l’azione trasformativa dei laboratori sociali di comunità: focus group guidati da esperti in sviluppo locale e assistenti sociali, con l’obiettivo di promuovere pratiche capacitanti nella vita quotidiana. Il volume, oltre che contribuire al dibattito sulla centralità della persona nei processi di sviluppo locale, intende definire gli strumenti dell’organizzazione sociale di comunità, utili a lavorare sul campo. Può costituire uno strumento utile, non solo per gli assistenti sociali e altri professionisti impegnati a combattere l’emorragia demografica, ma anche per la formazione di base di studenti e studentesse di servizio sociale. Daniela Pisu è assegnista di ricerca in Sociologia Generale nell’Università di Sassari. Assistente sociale specialista, mediatrice familiare, PhD in Scienze Sociali. Per dieci anni ha lavorato in servizi pubblici e privati nell’ambito della progettazione e coordinamento dei servizi alla persona. Nel 2022 ha vinto il terzo premio del concorso letterario “Faraglioni d’Ogliastra” indetto dalla Ars Artium Editrice di Tortolì con l’opera Quando decidi di restare. Storie di generi, generazioni, generatività. Ultima sua pubblicazione (con Maria Lucia Piga): Nascere (o non nascere) nelle aree interne della Sardegna. Per una regolazione del delicato equilibrio tra work life balance, denatalità e povertà educativa minorile, in “Politiche Sociali, Social Policies”, 3/2022.   Indice Introduzione Autrice: Daniela Pisu ISBN: 9788854956490 Collana: Attrazioni Sociologiche / Sociological Sights, 3 Edizione: 2023

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Metis 2022  - Vol. XXIX  1-2/2022

Metis 2022 - Vol. XXIX 1-2/2022

€ 20,00

Presentazione Anche in questo numero, come è consuetudine della rivista, vengono raccolti contributi di genere diverso che coprono un ampio spettro della comunicazione: da quella interpersonale a quella culturale passando per l’informazione giornalistica e a quella online. Il primo contributo Navigare tra le righe, Giancarlo Volpato prende spunto da una corrispondenza epistolare avvenuta tra Macchiavelli e Vettori per mettere a confronto la lettura e l’ascolto, intesi come due modi diversi di leggere. La condivisione attraverso il tempo del piacere della lettura ci accomuna con chi ci ha preceduto e che arrivano a noi attraverso la traccia scritta del loro passaggio terreno, con la quale ci oltrepassano. La scrittura allunga la nostra esistenza a tempi che noi non abbiamo vissuto e porterà ciò che scriviamo oltre il tempo della nostra esistenza materiale. I confini del tempo della vita sono passato, presente e futuro, ma, come scrive Koselleck, l’ordine può mescolarsi. La scrittura è un’invenzione sociale che permette di leggere, di ampliare gli orizzonti del sapere arricchendo i significati dell’esistenza. Ogni forma di scrittura è principalmente la manifestazione di disponibilità al dialogo tra chi legge e chi ha scritto è quello che un musicologo come Jean Molino definiva “livello neutro” della comunicazione. Al quale tutti possono accedere al di là del tempo in cui vivono. Luca Serafini indaga su Oltre il web postmoderno: ripensare il giornalismo online come metanarrazione che vede nei journalism studies l’avvento del web e l’affermazione del giornalismo online come un superamento di un paradigma normativo, riconducibile ai principi della modernità filosofica e scientifica, superamento che va verso un paradigma postmoderno incentrato sulla soggettività e il relativismo. Serafini propone una lettura alternativa a questa epistemologia del giornalismo online, secondo la quale la frammentazione delle audience in reti omofiliche, la formazione di bolle ideologiche e la crescente polarizzazione causata dagli algoritmi, rendono spesso i contenuti che circolano online una riproposizione delle metanarrazioni della modernità, che non corrispondono ai principi di equivalenza delle interpretazioni e di apertura al dialogo propri del postmodernismo. Per questi motivi, si propone una nuova definizione del giornalismo sul web: non un giornalismo postmoderno, ma un compimento in forma soggettiva dei principi alla base del paradigma moderno. Giuseppe Monteduro, Sara Nanetti e Daria Panebianco nel loro saggio Capitale culturale familiare e mobilità studentesca: il valore attribuito dagli studenti all’esperienza universitaria, trattano delle tracce lasciate dal Covid-19 che hanno portato a studiare modalità di partecipazione che altrimenti non sarebbero state considerate: il capitale sociale offerto dalla famiglia si è dimostrato utile sia per la scelta dell’area di studio sia per la modalità di fruizione e di partecipazione. L’università è stata rivalutata come luogo relazionale che comprende le relazioni con gli altri studenti e quelle con i docenti sia come spazio di formazione del ‘proprio’ sguardo sul mondo. La pandemia, nonostante tutto, ha promosso la formazione di una nuova ‘generazione’ sbilanciata in favore degli aspetti relazionali, definita da una ‘socialità ristretta’ che, tuttavia, già stava prendendo piede negli ultimi due decenni. Rachele Reschiglian presenta un lavoro dal titolo: The gendered Zero Waste Movement. A multimodal social-semiotic study nel quale viene esaminto l’impatto delle prestazioni e della rappresentazione ambientalistica online in particolare su Istagram. Il Movimento Rifiuti Zero (MRZ). La ricerca si basa sui dati apparsi su Istagram e i risultati mostrano che la creazione di significato avviene utilizzan­do il genere e la partecipazione politica come risorse semiotiche indicanti il movimento. Si rileva in definitiva che il movimento ambientalista che si presenta come fenomeno sociale multimediale è un esempio di partecipazione politica online di genere. Un’analisi netnografica sul fenomeno dell’Hate Speech nella Manosfera italiana è il titolo del lavoro presentato da Debora Pizzimenti e Fabrizia Pasciuto. Le autrici analizzano l’influenza esercitata dalle piattaforme digitali nell’incentivare e plasmare il fenomeno dell’hate speech. In particolare è stato analizzato il panorama Incel italiano del gruppo che unisce uomini che si definiscono celibi involontari e che individuano nelle donne la causa della loro solitudine. Ciò si traduce in un’espansione di hate speech e impiego di epiteti denigratori nei confronti del genere femminile. Attraverso il metodo Netnografico saranno evidenziate le narrazioni presenti in tali contesti sociali, generatori anche di un proprio vocabolario atto ad alimentare la coesione tra i suoi membri. Matilde Francisca, Davide Gherardi e Giulia Giacomelli presentano un articolo dal titolo Adolescenti e media digitali: mascolinità, sexting e pornografia nel quale indagano sul rapporto tra adolescen­ti e media digitali nella costruzione dell’identità sessuale, di genere e dei rapporti interpersonali. Dalla loro ricerca è emersa una pro­fonda differenza nel modo di rappresentarsi online sui social dettata da modelli educazionali, tendenze e legami omosociali. Emerge diversità tra ragazze e ragazzi per quanto riguarda il sexting e il consumo di materiale pornografico, differenze che, anche se non presentano una definita consapevolezza propongono una evidente differenza di genere. Travisamento culturale o egemonia? Il Codice Magliabechiano ed altre fonti storiche come modello interpretativo di Tristano Volpato analizza un caso particolare di travisamento culturale dovuto all’e­gemonia europea in America che ha coinvolto l’aspetto religioso e identitario di molte popolazioni indigene locali la cui esistenza è rilevata da studiosi che si concentrarono le regioni dell’America centrale e del sud (Messico, in particolare). Tali studiosi furono i principali incaricati di alterare i testi sacri e dare un’immagine distorta dell’identità culturale del tempo. Ne è un esempio il Codice Magliabechiano che, insieme ad altre fonti storiche, rivela la manipolazione della memoria come il modo migliore per screditare l’America Latina, riscrivendone la storia e l’identità. Junji Tsuchiya presenta un lavoro dal titolo: Sociological issues of social control and power in information sciences nel quale sottolinea il controllo sociale che passa attraverso le tecnologie dell’informazione invadendo tutte le aree della vita sociale in quanto le tecnologie stesse si caricano di un notevole potere egemonico. Osserva lo studioso che la saggezza e la conoscenza delle scienze sono sempre associate al ‘potere’. In particolare, lo sviluppo della scienza e della tecnologia moderne, pur esercitando una forte influenza sul pensiero scientifico sociale, ha affinato metodologie per un controllo più approfondito ed efficace del comportamento umano e dell’ordine sociale. La capacità di gestire e di manipolare le informazioni, sia nel mondo reale che in quello virtuale, crea un ‘potere’ politico-economico e socio-culturale sul modo di comunicare che determina e canalizza il comportamento umano, la psicologia e le relazioni sociali. Nella traiettoria storica, la capacità di controllo delle informazioni è sempre stata una fonte di potere. Il ritmo accelerato in tutti i campi tende a controllare l’ambiente sociale, della comunicazione e dei comportamenti e, in definitiva mira a gestire e controllare gli esseri umani stessi. Quanto propone Junji Tsuchiya è molto simile a quanto ha mostrato Tristano Volpato con il codice Magliabechiano nel saggio precedente. L’animo umano tende sempre a prevaricare. Indice ISBN: 9788854955998 Collana: Metis Curatori: Tessarolo Mariselda, Pier Paolo Bellini Edizione: 2022 Stato: disponibile

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