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Romanistica Patavina

Romanistica Patavina

Comitato scientifico
Furio Brugnolo, Michele Cortelazzo, Ivano Paccagnella,
Gianfelice Peron, Patrizio Tucci
(Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università degli Studi
di Padova)


Comitato di lettura
Ronnie Ferguson (University of St Andrews)
Frank Lestringant (Université de Paris IV – Sorbonne)
Edgar Radtke (Universität Heidelberg)

Kazuaki Ura (Università di Tokio)
Intorno a Galileo

Intorno a Galileo

€ 21,00

I saggi qui riuniti sono l’esito di un interesse, sia pur desultorio, dell’autore per Galileo che data da almeno quindici anni e sono nati per lo più all’ombra dell’Accademia Galileiana di Padova. In essi Galileo è osservato attraverso i suoi rapporti personali soprattutto con personaggi dell’ambiente intellettuale padovano, nelle sue predilezioni e antipatie critiche (l’Ariosto superiore al Tasso), nelle sue note estetiche, nelle sue (non moltissime) prove poetiche. Cesare Cremonini, Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Albertino Barisoni, Paolo Gualdo, Lorenzo Pignoria e altri ancora sono i contemporanei con cui Galileo viene messo in relazione. Si è privilegiato così l’aspetto letterario della sua personalità, non senza tuttavia tener d’occhio anche i suoi concomitanti, cospicui progressi scientifici. Ne è risultato un libro non in tutto sistematico, ma un tentativo per capitoli progressivi di avvicinamento ad alcuni aspetti laterali dell’uomo e dello scienziato, che è stato anche uno dei più insigni scrittori della nostra lingua e della nostra letteratura. Antonio Daniele (Padova, 1946) è stato docente di Storia della lingua italiana e di Filologia italiana nell’università (Vienna, Padova, Cosenza, Udine) fino alla quiescenza. Dal 2018 è presidente dell’Accademia Galileiana di Padova. Tra i suoi ultimi scritti si segnalano: La memoria innamorata. Indagini e letture petrarchesche (Roma-Padova, 2005), Magnaboschi. Storie di guerra, di scrittori e d’altopiano (Sommacampagna-Verona, 2006), Folengo e Ruzzante. Dodici studî sul plurilinguismo rinascimentale (Padova, 2013), Dal centro al cerchio. L’esperienza narrativa di Luigi Meneghello (Padova, 2016), Nostro Novecento (Padova, 2018).   Indice Premessa ISBN: 9788854954700 Collana: Romanistica Patavina, 19 Autore: Antonio Daniele Edizione: 2022 Stato: disponibile

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Alessandro Magno nel Veneto medievale e dintorni

Alessandro Magno nel Veneto medievale e dintorni

€ 28,00

 Come in generale per le lingue e le culture medievali, anche per le storie di Alessandro il Veneto è stato un luogo importante di incontro e di interesse, di riuso e di elaborazione di testi sulle vicende del Macedone in direzione plurilinguistica e polimorfa. Sono situazioni e pratiche riconoscibili nella confezione e nella circolazione di manoscritti del Roman, nel rinvenimento di tracce e frammenti alessandrini, nelle citazioni dei trovatori operanti nel Veneto e in Italia, nei poemi francoitaliani e nella feconda produzione di volgarizzamenti in prosa e di poemi in versi sulle storie di Alessandro. Nel Veneto, e più latamente in Italia, non si è sviluppata una tradizione di volgarizzamenti ‘orizzontali’ del Roman d’Alexandre, derivanti cioè dal testo francese, come avviene per le avventure dei cavalieri arturiani e di Tristano, il Roman è diffuso nella lingua originale, mentre è preminente lo sviluppo di una tradizione di volgarizzamenti “verticali” e di rifacimenti basati sui testi mediolatini dell’Historia de preliis. Con integrazioni e innovazioni, il volume raccoglie gli interventi presentati al convegno svoltosi nel maggio del 2015 a Padova presso l’Accademia Galileiana con il sostegno e il patrocinio dell’Università e del Dipartimento di Studi linguistici e letterari. È dedicato allo studio della presenza di Alessandro nei testi letterari, sia latini che romanzi, circolanti in primis nel Veneto medievale ma anche, con allargamenti di prospettiva a ‘dintorni’ geografici e culturali, in Italia ed Europa. Una prima sezione, avviata da un saggio di Corrado Bologna, riguarda i volgarizzamenti e i poemi italiani (Alessandro Magno della Marciana, Istoria di Alessandro Magno di Domenico Scolari, Libro del Nascimento, Alessandro Magno in rima e l’Alexandreida dello Pseudo-Jacopo Di Carlo). Nella seconda parte sono trattati aspetti di carattere ecdotico relativi all’Alexandre del Correr, allo spagnolo Libro de Alexandre e ai collegamenti tra i due testi. Nel terzo gruppo è esaminata l’Alessandreide di Gautier de Châtillon dal punto di vista dei ‘lettori’ e imitatori, specie veneti, e successivamente l’attenzione è rivolta alla fortuna europea, da Padova all’Europa e viceversa, di due epitaffi su Alessandro dell’Historia de preliis. Infine la quarta parte analizza le manifestazioni di dolore per la scomparsa di Alessandro nella Mort Alixandre e le forme di gioco e di rituali di corte coinvolgenti Alessandro (Les Faicts et les Conquestes d’Alexandre le Grand di J. Wauquelin e il Livre du Chevalier Errant di Tommaso di Saluzzo).   Indice Introduzione ISBN: 9788854951495 Collana: Romanistica Patavina 18 Curatore: Gianfelice Peron Edizione 2021 Stato: disponibile

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Nel nome dei Malavoglia

Nel nome dei Malavoglia

€ 18,00

Il fitto reticolo di nomi e nomignoli, spesso accavallati uno sull’altro addosso ad uno stesso personaggio, è forse uno degli aspetti più sconcertanti dei Malavoglia: una «confusione» (nelle parole di Verga stesso) frutto in realtà di un metodo accuratissimo. Questo libro cerca di dipanare l’onomastica del romanzo indagandone le calibrature organiche, i singoli bagliori e le deliberate opacità. Sulla base dei materiali preparatori dell’opera, viene anche proposta per la prima volta un’analisi genetica dei nomi dei Malavoglia, che furono oggetto di continui e profondi ripensamenti; un lavorio che da solo è dimostrazione di quanto per Verga il battesimo dei personaggi fosse uno dei passi più delicati, e perciò decisivi, per dar corpo al sottile paradosso che regge la sua estetica: ciò che lui chiamava «l’illusione completa della realtà».   Carlo Cenini ha conseguito nel 2009 il dottorato di ricerca in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie all’Università di Padova con una tesi sull’edizione critica delle Rime in lingua rustica padovana di Magagnò, Menon e Begotto. Ha collaborato al Vocabolario del Pavano (Padova, 2012) ed è autore di svariati articoli sulla letteratura pavana e sulla narrativa moderna e contemporanea. Indice Premessa Recensione di Ginevra Amadio per Treccani online - 24 maggio 2021 ISBN: 9788854953178 Collana: Romanistica Patavina, 16 Autore: Carlo Cenini Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Il sonetto continuo

Il sonetto continuo

€ 20,00

Il sonetto nella sua lunga storia si è adattato a qualsiasi argomento, contesto e forma. Non solo simplex come l’ha definito Antonio da Tempo, ma anche rinterzato, caudato, doppio, anacreontico; non solo endecasillabi ma (anche) settenari e persino quinari. In ogni caso sempre eclettico, polimorfo, sempre riconoscibile ma sempre diverso. Questo libro racconta la storia inedita di una forma speciale, il sonetto continuo, così chiamato perché le rime dei primi versi continuano sino alla fine, ignorando pour cause la regola della variazione tra quartine e terzine, tra fronte e sirma. Da qui altre stranezze, eccezioni, virtuosismi che ne caratterizzano la lingua e lo stile, e ne decidono spesso gli argomenti, i nuclei tematici e l’organizzazione del discorso. Attraverso la lettura ravvicinata di singoli testi esemplari, alternata all’interpretazione complessiva dei dati, il libro individua varianti e invarianti, distingue filiere, evidenzia denominatori comuni, riflette criticamente su un corpus di oltre 150 sonetti raccolti in otto secoli di storia poetica nazionale, dalle prime realizzazioni duecentesche fino alla stretta contemporaneità.   Sara Moccia (Napoli, 1994) si è formata alla Sapienza di Roma e all’Università di Padova, dove attualmente svolge un dottorato di ricerca in Scienze Linguistiche, Filologiche e Letterarie. Indice Introduzione ISBN: 9788854952430 Collana: Romanistica Patavina 17 Autore: Sara Moccia Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Studi sul Rinascimento

Studi sul Rinascimento

€ 27,00

Questa raccolta di studi di Fernando Bandini documenta un campo settoriale e specifico della sua attività di storico della lingua e della letteratura. Bandini ha dedicato alla cultura rinascimentale vicentina, alla ricostruzione di una storia letteraria e dialettale poco frequentate dalla critica, com’è quella degli epigoni di Ruzante trapiantati dagli Euganei ai Berici, mezzo secolo di fedeltà, con studi monografici essenziali e interventi analitici, magari discontinui e frammentari ma sempre acuti e raffinati. Per Bandini la storia letteraria di Vicenza inizia con il Rinascimento e con Trissino, anche se la qualità artistica che a questi manca è raggiunta dai “pavani vicentini” della sua cerchia, a partire dagli autori delle Quattro parti delle rime in lingua rustica padovana, Giovan Battista Maganza, Agostino Rava, Marco Thiene, ossia, con nomenagia pavana, Magagnò, Menon, Begotto: con un catalogo di autori che si allarga progressivamente fino a tutto il Seicento e oltre. Fernando Bandini (Vicenza, 1931-2013) è stato professore di «Filologia romanza» e poi di «Stilistica e metrica italiana» all’Università di Padova dal 1972 al 1996. È riconosciuto come uno dei grandi poeti del Novecento (In modo lampante, 1962, Per partito preso, 1965, Memoria del futuro, 1969, La mantide e la città, 1979, Santi di Dicembre, 1994, Meridiano di Greenwich, 1998, Dietro i cancelli e altrove, 2007, Quattordici poesie, 2010, Un altro inverno, 2012). Poeta in latino, è stato vincitore del Certamen poeticum Hoeufftianum di Amsterdam e del Certamen vaticanum. La sua intera opera poetica è ora raccolta in Tutte le poesie, a cura di R. Zucco, Mondadori (Oscar Baobab), Milano 2018. È stato acuto interprete letterario (Groto, Foscolo, Nievo, Leopardi, di cui ha dato un finissimo commento dei Canti riedito a più riprese dal 1975, Pascoli, i poeti simbolisti e liberty). Critico militante, ha scritto su Jahier, Moretti, Montale, Noventa, Sereni, Raboni, padre Turoldo, con particolare attenzione alla linea veneta: Valeri, Piovene, Parise, Meneghello, Comisso, Rigoni Stern, Neri Pozza. Nel 2010 è stato insignito del Premio del Presidente, nell’ambito del Premio Viareggio; nel 2012 ha vinto il Premio Librex Montale. È stato Presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza dal 2003 al 2011. Indice Un ricordo personale di Fernando Bandini di Gaetano Thiene, Presidente dell'Accademia Olimpica di Vicenza ISBN:9788854951259 Collana: Romanistica Patavina Autore: Fernando Bandini Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

€ 27,00

Il volume prende le mosse dall’osservazione che nell’Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all’Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell’impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d’arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l’Italia patria degli antenati dei romeni, l’Italia museo dell’Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l’indipendenza nazionale.   Alexandra Vranceanu Pagliardini insegna Letteratura comparata all’Università di Bucarest e ha insegnato nelle Università di Saint-Etienne e Padova. Ha studiato i rapporti testo-immagine e la letteratura dell’esilio. Ha pubblicato Les aventures de l’ekphrasis dans la fiction contemporaine (2011), Meridiani della migrazione nella letteratura romena da Ureche a Cioran (2012), ha curato Text(e)/Image. Interferences. Etudes critiques (2009), Migrazione e patologie dell’humanitas nella letteratura europea contemporanea (2012), Terra aliena. L’esilio degli intellettuali europei (2013), Rifondare la letteratura nazionale per un pubblico europeo. Da un’idea di G. Mazzini (2015). Indice e Introduzione ISBN:9788854951471 Collana: Romanistica Patavina Autrice: Alexandra Vranceanu Pagliardini Edizione 2019 Stato: Disponibile

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Nostro Novecento

Nostro Novecento

€ 24,00

L’autore raccoglie qui una serie di saggi che, scritti negli ultimi venticinque anni, riguardano scrittori di rilievo (specialmente veneti, ma non solo) del nostro Novecento appena trascorso, con maggiore attenzione per alcuni poeti in dialetto e in lingua di sicura rilevanza anche nazionale, quali Giacomo Noventa, Biagio Marin, Romano Pascutto, Andrea Zanzotto e Fernando Bandini. Non si sono tralasciati tuttavia certi robusti narratori, quali Carlo Emilio Gadda, Giovanni Comisso, Goffredo Parise ed Elio Bartolini, tutti traguardati da punti di vista caratterizzanti o da loro singole opere altamente rappresentative. Di Primo Levi si è tentata una rapida sintesi delle sue opere in prosa e una lettura più analitica della sua poesia; di Pasolini si è privilegiato il lato critico ‘corsaro’ ed ‘eretico’, forse uno dei suoi aspetti più vitali. Per Giuliano Scabia si è scelto di interpretare un suo romanzo fiabesco, per Alfonso Traina di leggere le sue liriche senili, per Lea Quaretti di sfogliare il suo giornale intimo, vera, sorprendente miniera di aneddotica letteraria. Antonio Daniele, già docente di Storia della lingua italiana in varie Università (Vienna, Padova, Cosenza), ha concluso da poco a Udine la sua attività. Nel corso degli anni si è occupato di varî argomenti letterarî e linguistici, con monografie e saggi dedicati al Petrarca, al Dondi dall’Orologio, al Tasso, al Dottori e ad altri autori, nonché a questioni di poetica e metrica del Cinquecento e di filologia dell’Ottocento (in particolare studiando il Mussafia e il Canello). Ultimamente ha pubblicato: Folengo e Ruzzante. Dodici studî sul plurilinguismo rinascimentale (Padova, 2013) e Dal centro al cerchio. L’esperienza narrativa di Luigi Meneghello (Padova, 2016). Indice Premessa ISBN:9788867878884 Collana: Romanistica Patavina 11 Autore: Antonio Daniele Edizione 2018 Stato: Disponibile

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«parole assasoné, paìe, slettrane»

«parole assasoné, paìe, slettrane»

€ 27,00

“Parole stagionate, sedimentate; parole digerite, assimilate; parole letterate, dotte” (come dice «el Morato», l’abate Giacomo Morello) per Marisa. Marisa Milani (1935-1997), allieva di Gianfranco Folena, storica della lingua italiana, della cultura e letteratura veneta, con particolare attenzione a quella pavana, ha insegnato Letteratura delle tradizioni popolari alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. Oltre alle edizioni di Alvise Cornaro (Orazione per il Cardinale Marco Cornaro e Pianto per la morte del Bembo, 1981, Scritti sulla vita sobria. Elogio e lettere, 1983) e di Niccolò Zotti (Il bosco del Montello, 1981), fra i suoi libri di argomento pavano ricordiamo: Vita e lavoro contadino negli autori pavani del XVI e XVII secolo, 1996; Antiche rime venete, 1997; «El pì bel favelare del mondo». Saggi ruzzantiani, 2000; fra quelli di tradizioni popolari: Antiche pratiche di medicina popolare nei processi del S. Uffizio, Venezia, 1572-1591, 1986; Piccole storie di stregoneria nella Venezia del ’500, 1989; Massime e proverbi goldoniani, 1994; Contro le puttane. Rime venete del XVI secolo, 1994; Streghe, morti ed esseri fantastici nel Veneto, (1980) 1994. Marisa Milani, allieva di Gianfranco Folena, ha studiato i pavani, il Beolco, i pre- e post ruzantiani, dai primi autori tre-quattrocenteschi ad Alvise Cornaro, a Galileo, a Forzatè fino ai tardi imitatori settecenteschi, pubblicando testi, studi critici, glossari. La ricordiamo, a vent’anni dalla scomparsa, non tanto con un bilancio della sua eredità scientifica, quanto cercando di vedere le questioni lasciate ancora aperte; ampliando il discorso agli studi demo-antropologici, che Marisa aveva condotto sulla contemporaneità (streghe, morti, esseri fantastici nelle credenze popolari venete) come sul passato (i processi per stregoneria, le puttane e le cortigiane), con nuove riflessioni storiche sull’Inquisizione, medicina e magia popolare, teoria e storia del teatro e dell’immaginario: interessi diversi ma sempre legati fra loro dal filo della dialettalità, della “popolarità”, nel segno di rigore metodologico e acribia filologica, di interpretazione linguistica congiunta all’esegesi storica e culturale, che erano la “marca” di Marisa. È una lezione che abbiamo imparato, direttamente o «per li rami», da un maestro come Folena ma che Marisa ha coltivato con personale penetrazione, a volte con caparbia singolarità, sempre con grande acume e finezza. Indice Premessa ISBN:9788867877713 Collana: Romanistica Patavina 12 Curatore: Ivano Paccagnella Edizione: 2018 Stato: Disponibile

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Rinascimento fra il Veneto e l'Europa

Rinascimento fra il Veneto e l'Europa

€ 32,00

Venezia e il Veneto, forse più di Firenze e alla stessa stregua di Roma, instaurano precocemente una serie di relazioni storiche, filosofiche, letterarie e artistiche con la cultura umanistica e rinascimentale già di matrice latina ma poi di ambito europeo, dalla Francia all’Inghilterra, dalla Germania all’Olanda e al mondo fiammingo. L’istituzione veneziana, sintesi di democrazia, aristocrazia e monarchia, consentì di fatto la sopravvivenza della Repubblica lungo tutto il corso dell’età moderna e contribuì a rendere possibile, all’interno della compagine statale, la convivenza di etnie diverse per lingua, religione, economia, mentalità senza traumi o lacerazioni dirompenti. È il mito della “libertà veneziana”: la Serenissima appare all’Europa come «la cité sans pareille, le miracle du monde», ma soprattutto «le vray theatre de la science Politique, et de la Morale». Porsi oggi la questione della posizione di Venezia e del Veneto nel quadro della cultura europea del Rinascimento significa analizzare la complessità dei percorsi di civiltà connessi ai fenomeni di scambio e interazione tra centri statuali e politici, istituzioni scolastiche, gruppi culturali, fenomeni artistico-letterari in un contesto geografico – lo spazio compreso tra l’Europa centrale e l’area adriatica – segnato da una marcata permeabilità e mobilità.   Il Progetto strategico European and Venetian Renaissance – evere, finanziato dall’Università di Padova, ha visto coinvolte quattro grandi aree di ricerca: storia linguistica e letteraria, storia della filosofia, storia moderna, storia dell’arte. Il Convegno Rinascimento fra il Veneto e l’Europa. Questioni, metodi, percorsi, di cui si pubblicano in questo volume gli Atti, ne ha rappresentato la conclusione.   La curatrice, Elisa Gregori, ha partecipato al progetto Rinascimento veneto, rinascimento europeo occupandosi degli scambi culturali e letterari tra Francia e Italia. In questo ambito ha studiato l’autodeterminazione dei traduttori e le metafore della traduzione nei paratesti; si è occupata inoltre della traduzione e della diffusione di testi omiletici, di testi di viaggio e di autotraduzione. Come autrice ha pubblicato con Cleup l’edizione di Canzonieri italiani di autori francesi e dedicato all’interesse per l’archeologia e le rovine di François René de Chateaubriand gli studi Un virtuose des ruines. Chateaubriand au pays des antiquités et de l’archéologie (2010) e Le comiche smorfie. Avramiotti contro Chateaubriand (2012). Indice Premessa ISBN:9788867879687 Collana: Romanistica Patavina Curatrice: Elisa Gregori Edizione 2018 Stato: Disponibile

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