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Romanistica Patavina

Romanistica Patavina

Comitato scientifico
Furio Brugnolo, Michele Cortelazzo, Ivano Paccagnella,
Gianfelice Peron, Patrizio Tucci
(Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università degli Studi
di Padova)


Comitato di lettura
Ronnie Ferguson (University of St Andrews)
Frank Lestringant (Université de Paris IV – Sorbonne)
Edgar Radtke (Universität Heidelberg)

Kazuaki Ura (Università di Tokio)
Rinascimento fra il Veneto e l'Europa

Rinascimento fra il Veneto e l'Europa

€ 32,00

Venezia e il Veneto, forse più di Firenze e alla stessa stregua di Roma, instaurano precocemente una serie di relazioni storiche, filosofiche, letterarie e artistiche con la cultura umanistica e rinascimentale già di matrice latina ma poi di ambito europeo, dalla Francia all’Inghilterra, dalla Germania all’Olanda e al mondo fiammingo. L’istituzione veneziana, sintesi di democrazia, aristocrazia e monarchia, consentì di fatto la sopravvivenza della Repubblica lungo tutto il corso dell’età moderna e contribuì a rendere possibile, all’interno della compagine statale, la convivenza di etnie diverse per lingua, religione, economia, mentalità senza traumi o lacerazioni dirompenti. È il mito della “libertà veneziana”: la Serenissima appare all’Europa come «la cité sans pareille, le miracle du monde», ma soprattutto «le vray theatre de la science Politique, et de la Morale». Porsi oggi la questione della posizione di Venezia e del Veneto nel quadro della cultura europea del Rinascimento significa analizzare la complessità dei percorsi di civiltà connessi ai fenomeni di scambio e interazione tra centri statuali e politici, istituzioni scolastiche, gruppi culturali, fenomeni artistico-letterari in un contesto geografico – lo spazio compreso tra l’Europa centrale e l’area adriatica – segnato da una marcata permeabilità e mobilità.   Il Progetto strategico European and Venetian Renaissance – evere, finanziato dall’Università di Padova, ha visto coinvolte quattro grandi aree di ricerca: storia linguistica e letteraria, storia della filosofia, storia moderna, storia dell’arte. Il Convegno Rinascimento fra il Veneto e l’Europa. Questioni, metodi, percorsi, di cui si pubblicano in questo volume gli Atti, ne ha rappresentato la conclusione.   La curatrice, Elisa Gregori, ha partecipato al progetto Rinascimento veneto, rinascimento europeo occupandosi degli scambi culturali e letterari tra Francia e Italia. In questo ambito ha studiato l’autodeterminazione dei traduttori e le metafore della traduzione nei paratesti; si è occupata inoltre della traduzione e della diffusione di testi omiletici, di testi di viaggio e di autotraduzione. Come autrice ha pubblicato con Cleup l’edizione di Canzonieri italiani di autori francesi e dedicato all’interesse per l’archeologia e le rovine di François René de Chateaubriand gli studi Un virtuose des ruines. Chateaubriand au pays des antiquités et de l’archéologie (2010) e Le comiche smorfie. Avramiotti contro Chateaubriand (2012). Indice Premessa ISBN:9788867879687 Collana: Romanistica Patavina Curatrice: Elisa Gregori Edizione 2018 Stato: Disponibile

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Dal centro al cerchio

Dal centro al cerchio

€ 17,00

I saggi qui raccolti sono il frutto di una lunga fedeltà a Luigi Meneghello, iniziata più di vent’anni fa, quando la critica sull’autore era appena agli albori. Da allora ad oggi le cose sono cambiate e una schiera di estimatori e interpreti si è fatta avanti, riconoscendo allo scrittore un posto preminente (e non solo regionale, come inizialmente si poteva anche pensare) nella nostra letteratura più recente. L’opera narrativa di Meneghello viene affrontata da diversi punti di vista (secondo prospettive di lingua – e in particolare di lingua interagente con il dialetto –, di stile, di poetica implicita ed esplicita), ma sempre con l’intento precipuo di illustrarne le dinamiche sghembe e personalissime, che fanno di essa un unicum nel panorama contemporaneo italiano. Antonio Daniele insegna Storia della lingua italiana all’Università di Udine. Ha scritto volumi e saggi sulla lingua e la metrica di scrittori delle Origini e del Rinascimento, occupandosi soprattutto di Petrarca e di Tasso, ma anche dei grandi plurilinguisti del Cinquecento: Capitoli tassiani (1983); Linguaggi e metri del Cinquecento (1994); Nuovi capitoli tassiani (1998); La memoria innamorata. Indagini e letture petrarchesche (2005); Folengo e Ruzzante. Dodici studî sul plurilinguismo rinascimentale (2013). Ha curato edizioni delle Rime di Giovanni Dondi dell’Orologio (1992), dei poemi di Carlo de’ Dottori (la Galatea, 1977; l’Asino, 1987) e delle poesie in dialetto (1990) e in lingua (2003) di Romano Pascutto. Negli ultimi anni si è interessato anche di scrittori della Grande Guerra: Magnaboschi. Storie di guerra, di scrittori e d’altopiano (2006) e La guerra di Gadda (2009), nonché di poeti contemporanei, specialmente veneti, quali Noventa, Marin, Bandini e altri. Indice Premessa ISBN:9788867874996 Collana: Romanistica Patavina 7 Autore: Antonio Daniele Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Le occasioni del testo

Le occasioni del testo

€ 27,00

Con questi saggi, che si mettono alla prova in quel particolare genere critico che è la lettura testuale, gli autori vogliono rendere omaggio agli ottant’anni di Pier Vincenzo Mengaldo: un segno di riconoscimento e di gratitudine per i tanti frutti del suo insegnamento, e insieme di condivisione di un’idea di cultura fatta di passione, generosità e tenace impegno quotidiano. I contributi qui raccolti propongono letture di singoli testi o di singole opere di poesia o di prosa, narrativa e non, che spaziano dalle origini della letteratura italiana (Giacomo da Lentini e Petrarca) al Quattro e Cinquecento (Boiardo e Sannazaro), dal Settecento (Beccaria e Fantoni) fino al Novecento inoltrato (D’Annunzio, Montale, Contini, Fenoglio, Calvino, Giudici, Benzoni, Fiori, Benedetti, Pusterla), con una sortita anche in territorio filosofico-politico. Diverse sono le prospettive, e diversi gli approcci e le sensibilità, ma l’obiettivo condiviso dagli autori è quello di restituire al testo le sue ragioni, come vuole un’idea di critica stilistica che nell’analisi e interpretazione del dato particolare si sforza di cogliere e verificare le dinamiche generali dell’opera, dell’autore, dell’epoca. Indice Presentazione ISBN:9788867876570 Collana: Romanistica Patavina 9 Curatori: Andrea Afribo, Sergio Bozzola, Arnaldo Soldani Edizione 2016 Stato: Disponibile

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«Fedeli, diligenti, chiari e dotti»

«Fedeli, diligenti, chiari e dotti»

€ 35,00

Sono qui pubblicati gli interventi al convegno svoltosi a Padova nell’ottobre del 2015, una serie di casi tratti dalle maggiori letterature nazionali, configurando un abbozzo di canone di autori tradotti (Petrarca, Commynes, Machiavelli, Ariosto, Tasso, Rabelais, Montaigne, Shakespeare, Bacon, Cervantes) ma anche una rosa di traduttori ritenuti maggiormente significativi (Dolce, Chappuys, Fischart, Urquhart, Salazar) e di generi tradotti (poesia amorosa, commedie, trattatistica economico politica, romanzo pastorale, teatro, novella picaresca), con attenzione a fenomeni nazionali (la situazione in Scozia, in Francia, in Svizzera o in Germania) o ancora a quaestiones trasversali (interventi editoriali, edizioni plurilingui, autocoscienza dei traduttori, apparati e strategie di dedica, traduzione come etica sociale della trasmissione culturale, scelte linguistiche, rifacimenti e riscritture, trattatistica sulla traduzione).   La traduzione ha un ruolo fondamentale nella storia delle trasformazioni, rimodellamenti, relazioni intertestuali che caratterizzano la cultura europea, come si costruisce fra il 1494 e il 1648. La riforma protestante muta radicalmente le forme di scrittura delle verità religiose come di quelle non teologiche. Lo sviluppo dirompente della stampa accelera la circolazione di libri e autori e al tempo stesso configura un nuovo «sistema delle lingue» entro cui vanno inquadrate le relazioni tra i diversi volgari di traduzione e l’originale, tra le diverse lingue volgari tra di loro, tra le lingue volgari di traduzione e un latino considerato però come una lingua di traduzione viva e moderna (dato che si traduce in latino e non dal latino, a volte anche tramite il latino come lingua terza). Questa complessità nuova e polimorfa rende necessario un approccio transdisciplinare alla pluralità di traduzioni e impone una radicale prospettiva europea, data l’insufficienza di un’analisi che si limiti al solo confronto tra lingue di partenza e lingua d’arrivo, privilegiando una visione plurilingue che fa emergere l’autonomia, la singolarità e la produttività culturale del testo tradotto.     In copertina: Domenico Ghirlandaio, San Girolamo nello studio, Firenze, Chiesa degli Ognissanti ISBN:9788867875955 Collana: Romanistica Patavina 8 Autore: Elisa Gregori Edizione 2016 Stato: Disponibile  

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Un mondo di parole

Un mondo di parole

€ 30,00

Gli studi qui raccolti sono stati scritti nell’arco di oltre trent’anni e riprendono alcuni dei temi più cari al loro autore, il plurilinguismo letterario, la questione della lingua e la codificazione cinquecentesca, i dialetti e la lessicografia dialettale. Il vero e più tenace filo rosso che li lega è la pluralità. Lingue, dialetti, gioco delle lingue, parodie linguistiche, mistilinguismo, plurilinguismo, ma poi ancora contaminazione, mescidanza, se non proprio la «ridda delle lingue e dei linguaggi»: sono etichette che circoscrivono bene l’oggetto di questi contributi, collocandolo al di fuori della dorsale monolinguistica e talora monocorde del cànone, in un territorio estraneo e anzi alternativo al classicismo bembesco. Si tratta sempre di itinerari nei quali sono coniugate due prospettive opposte e complementari, la visione d’insieme e l’analisi più minuta, ricostruzioni di ampio respiro diacronico e problematico, da una parte, saggi di lettura ravvicinata, accompagnati da citazioni testuali, rassegne di esempi, elenchi ragionati di parole dall’altra: l’una dimensione integrata nell’altra, senza soluzione di continuità. È qui la scommessa vincente del linguista che si propone insieme come storico della lingua e storico della letteratura. Ivano Paccagnella conclude in questo 2017 il suo insegnamento di Storia della lingua italiana. Si è occupato di plurilinguismo rinascimentale, macaronee padovane, dialetti bergamaschi e veneti, Ruzante e gli autori pavani, la trattatistica linguistica e le traduzioni nel Cinquecento, ma anche di lingua politica, soprattutto del fascismo e della Resistenza, e di lingua contemporanea (fumetti, canzone d’autore, mass media). Di recente ha pubblicato Tre sonetti fra «Morato» e «Magagnò». Giacomo Morello e Giovan Battista Maganza (Padova, 2011), Vocabolario del pavano (XIV-XVII secolo) (Padova, 2012), Tramature. Questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana (Padova, 2013). Indice Presentazione ISBN:9788867877713 Collana: Romanistica Patavina 10 Autore: Ivano Paccagnella Curatori: Andrea Cecchinato, Chiara Schiavon Edizione 2017 Stato: Disponibile

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Morire di sete vicino alla fontana

Morire di sete vicino alla fontana

€ 28,00

I ventidue scritti raccolti in questo volume vertono su fenomeni letterari di varia specie, lungo uno spazio temporale compreso tra il secolo xiii e il xxi. Trattano sia temi generali, come le prime configurazioni del concetto di autore (1200-1350), come la lode strumentale della sana e lieta vita dei campi (1320-1480) e come l’ideale romantico dell’Altrove, sia argomenti specifici, dalla collezione di testi con lo stesso capoverso composti da Charles d’Orléans e dal suo cenacolo alle caratterizzazioni di Alessandro Magno tra Medioevo e Rinascimento, dall’evoluzione della poetica di Joachim Du Bellay osservata attraverso le immagini nautiche alla ricomposizione da parte di Montaigne e di Chateaubriand, nel Libro e grazie al Libro, di un’identità percepita come polimorfa, erratica nel tempo. Due capitoli si riferiscono a esercizi critici di Benedetto Croce e di Erich Auerbach sopra temi francesi, altri toccano questioni di natura teorica, in forma diretta (stato presente degli studi di teoria letteraria in Francia) e indiretta: fondamenti concettuali e metodologia dei volgarizzamenti trecenteschi, riscritture (Mallarmé), dinamiche intertestuali di natura ed epoca diversa (anche franco-italiane: Fogazzaro/Chateaubriand, Tabucchi/Baudelaire). Patrizio Tucci è professore di Letteratura francese nell’Università di Padova. I suoi interessi sono rivolti in prevalenza alla tradizione tardo medievale, ma ha dedicato studi e saggi anche a scrittori dei secoli successivi (Du Bellay, Ronsard, Montaigne, Fénelon, Chateaubriand, Baudelaire, Mallarmé, Remy de Gourmont, Montherlant, Aragon) e a temi generali (la letteratura e i naufragi, l’esotismo romantico, la rappresentazione della città nel romanzo simbolista). Nel 2006 ha insegnato come «professeur invité» alla Sorbona (Paris IV). Il suo libro più recente: Charles d’Orléans e i poeti di Blois: rondò di conversazione, Roma, Carocci, «Biblioteca Medievale», 2015. Patrizio Tucci è professore di Letteratura francese nell’Università di Padova. I suoi interessi sono rivolti in prevalenza alla tradizione tardo medievale, ma ha dedicato studi e saggi anche a scrittori dei secoli successivi (Du Bellay, Ronsard, Montaigne, Fénelon, Chateaubriand, Baudelaire, Mallarmé, Remy de Gourmont, Montherlant, Aragon) e a temi generali (la letteratura e i naufragi, l’esotismo romantico, la rappresentazione della città nel romanzo simbolista). Nel 2006 ha insegnato come «professeur invité» alla Sorbona (Paris IV). Il suo libro più recente: Charles d’Orléans e i poeti di Blois: rondò di conversazione, Roma, Carocci, «Biblioteca Medievale», 2015. Indice Presentazione ISBN:9788867873364 Collana: Romanistica Patavina Autore: Patrizio Tucci Edizione 2015 Stato: Disponibile

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Tramature

Tramature

€ 28,00

Tramature. Intese come un intreccio, quasi un groviglio, di temi, questioni, singoli momenti dello svolgimento linguistico nel Veneto fra Medioevo e Rinascimento, come ordito di punti nodali su cui si potrebbe tessere una storia linguistica del Veneto: una regione che da sempre è stata al centro di un’intersecazione di rapporti che sono storici, culturali prima che linguistici, a partire da quelli – sempre dialettici, spesso conflittuali – con il toscano, che si avvia a diventare lingua letterariamente egemone, lingua nazionale. E anche una ramificazione, uno sbilanciamento, verso episodi marginali e diatopicamente più connotati. I capitoli del libro tracciano un profilo di storia linguistica del Veneto, analizzano i rapporti con il toscano e la codificazione linguistica in momenti cruciali, come l’origine della trattatistica grammaticale, la nascita della lessicografia prima del Vocabolario della Crusca, i rapporti fra lingua e religione; da ultimo, esplorano singole figure, fenomeni, tematiche che possono forse apparire solo tangenziali rispetto alla grande «questione della lingua» (come il linguaggio dell’alimentazione e della cucina) ma che sono solo un altro modo di affrontare la Storia (con la s maiuscola) della lingua italiana e regionale. Almeno nelle intenzioni dell’autore. Ivano Paccagnella insegna Storia della lingua italiana all’Università di Padova. Di recente ha pubblicato Tre sonetti fra «Morato» e «Magagnò». Giacomo Morello e Giovan Battista Maganza (Cleup 2011) e il Vocabolario del pavano (XIV-XVII secolo) (Esedra, 2012). ISBN:9788867871063 Collana: Romanistica Patavina 5 Autore: Ivano Paccagnella Edizione 2013 Stato: Disponibile

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Saggi di lingua e cultura veneta

Saggi di lingua e cultura veneta

€ 28,00

I saggi qui pubblicati, articolati in nove capitoli, esplorano aspetti intrecciati di lingua e cultura veneta dal medioevo fino all’epoca contemporanea. Spaziano dalla considerazione di grandi e complesse questioni a cronologia plurisecolare per la storia linguistico-culturale del Veneto alla tentata risoluzione di precisi e ostici problemi lessicali veneti. Il primo gruppo comprende indagini sulle controverse origini e sui primi sviluppi del veneziano nel contesto della storiche parlate di Terraferma; sulle pubbliche iscrizioni medievali a Venezia; sul fluttuante e controverso status storico del grande idioma lagunare teso tra lingua e dialetto; e, infine, sulle contraddittorie direzionalità che schiude una considerazione dei mutamenti linguistici nella storia del veneziano. Il secondo gruppo svolge dettagliate inchieste etimologiche per capire la storia di tre ben noti ma mal chiariti nomi ornitologici veneti: selega (‘passero’), sisila (‘rondine’) e cocal(e) (‘gabbiano’). Il libro conclude con tre studi, a diversa angolazione, su Ruzante. Il primo valuta il grado di espressionismo o di realismo nel veneziano adoperato nelle versioni superstiti di due commedie, confrontando manoscritti e stampe. Il secondo, prettamente teatrale, indaga e contestualizza la documentazione, interna e esterna, su scene e scenografia nell’operato del grande autore-attore padovano. Il terzo, abbinando storia letteraria e culturale, analizza in dettaglio le origini popolareggianti, in relazione alla pretesa originalità di genere, dei Due Dialoghi ruzantiani, considerati tra le commedie più singolari del Rinascimento. Ronnie Ferguson è Professore Ordinario d’italianistica all’Università di St Andrews. È socio straniero dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana. Nel 2005 è stato nominato Cavaliere OSSI dal Presidente della Repubblica per il contributo agli studi italiani in Gran Bretagna. Si occupa di teatro rinascimentale, linguistica storica, dialettologia, e lingua e cultura del Veneto. Ha pubblicato saggi su riviste quali «Lingua Nostra», «L’Italia Dialettale», «Ce fastu?», «Quaderni Veneti», «Italian Studies» e la «Zeitschrift für romanische Philologie». È autore o curatore di otto libri. Tra questi uno studio complessivo sul teatro di Ruzante (The Theatre of Angelo Beolco (Ruzante): Text, Context and Performance, Ravenna, Longo, Ravenna, 2000) e una fortunata monografia sulla storia linguistica di Venezia (A Linguistic History of Venice, Firenze, Olschki, 2007). Lavora attualmente sulla lingua di Goldoni, su aspetti del veneziano ottocentesco, sulle iscrizioni medievali a Venezia, su etimologie ruzantiane, e sui rapporti tra commedia rinascimentale italiana e il teatro elisabettiano inglese. ISBN:9788867870868 Collana: Romanistica Patavina 4 Autore: Ronnie Ferguson Edizione 2013 Stato: Disponibile

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La sentenza penale tra azione e narrazione

La sentenza penale tra azione e narrazione

€ 23,00

Il linguaggio giuridico è stato oggetto delle riflessioni di giuristi e linguisti soprattutto a partire da corpora di testi eterogenei, con la conseguenza che talvolta risulta difficile spiegare funzionalmente i tratti individuati. Sembra invece proficuo concentrarsi su realizzazioni testuali concrete per mettere in relazione contesto di produzione ed esiti linguistici. Questo studio, basato sui principi del genre analysis, ha per oggetto il tipo testuale della sentenza penale. La scarsità di norme redazionali e l’influenza della tradizione determinano caratteristiche strutturali e linguistiche che non sono spiegabili in base al contesto di produzione. In quanto sede privilegiata per stabilire le funzioni pragmatiche realizzate nel testo, l’analisi dei tempi verbali dell’indicativo conferma o smentisce le ipotesi funzionali derivanti dall’indagine del contesto.   Stefano Ondelli è ricercatore di Linguistica italiana nel Dipartimento di Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione dell’Università di Trieste. Si è occupato di italiano L2, della produzione linguistica di interpreti e traduttori, dell’italiano giuridico-burocratico e delle istituzioni europee, della lingua dei giornali e dei problemi legati alla scrittura professionale. ISBN:9788861299825 Collana: Romanistica Patavina Autore: Stefano Ondelli Edizione 2012 Stato: Disponibile

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