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Diacronie d'archivio. Storie di archivi e archivisti

La collana «Diacronie d’archivio. Storie di archivi e di archivisti» nasce per accogliere ricerche originali, sottoposte a referaggio a doppio cieco, riguardanti archivi e archivisti. Questo tipo di studi, fino a pochi anni fa trascurato e sottostimato, ha ripreso vigore negli ultimi tempi, dimostrando appieno la rilevanza degli approfondimenti sempre più raffinati: la ricostruzione delle modalità di formazione e di trasmissione degli archivi ha consentito di far emergere vicende affascinanti di conservatori e riordinatori, che nel corso degli anni hanno modificato la struttura originaria dei complessi documentari e hanno consentito un riuso molteplice dei documenti. Dietro le quinte di queste vicende hanno operato archivisti di varia provenienza culturale e professionale, che hanno messo le loro competenze al servizio dei poteri pubblici e delle comunità. Oltre a questi, studiosi di rilevante preparazione culturale e settoriale hanno elaborato teorie e metodologie volte a tutelare il patrimonio archivistico e a farlo conoscere al pubblico. 

Direttore scientifico: Giorgetta Bonfiglio-Dosio

Comitato scientifico:
Stefano Gardini
Marco Lanzini
Alicia Marchant Rivera
Giovanni Michetti
Leonardo Mineo
Raffaele Pittella
Donato Tamblé

Peer reviewed collection:
I testi di questa collana sono sottoposti a referaggio a doppio cieco.

 
Gli archivi dei rettori veneziani

Gli archivi dei rettori veneziani

€ 22,00

Il 12 maggio 1797 cessa di esistere la Repubblica di Venezia. Oggi, i territori che ne hanno fatto parte si trovano divisi tra Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e Cipro. Allo stesso modo, gli archivi dei rettori dei domini veneziani sono di pertinenza di questi Stati e sono stati finora studiati perlopiù in un’ottica locale. Con questo volume intendiamo mostrare come in realtà tali archivi siano uniti da un filo sottile, ancora chiaramente visibile. Le prassi adottate dalle cancellerie dei rettori per produrre e conservare le carte si rincorrono nel tempo, tra medioevo ed età moderna, e nello spazio, tra Terraferma e Stato da Mar. Il quadro che ne risulta sul piano della politica archivistica è quello di una regione documentaria omogenea, cosa che molto ci dice del modo in cui Venezia concepì questo particolare aspetto del governo della sua millenaria Repubblica. Stefano Talamini (Belluno, 1995) ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Trento con la tesi Guida agli archivi dei rettori della Repubblica di Venezia (sec. XIII-1797). Funzionario archivista all’Archivio di Stato di Venezia, è attualmente assegnista di ricerca all’Università di Torino. Si è occupato della produzione e conservazione di archivi della Repubblica di Venezia tra medioevo ed età moderna, nonché della loro tradizione tra Otto e Novecento. Indice Prefazione di Andrea Giorgi ISBN: 9788854958685 Collana: Diacronie d'archivio, 2 Autore: Stefano Talamini Edizione: 2025 Stato: disponibile dal 30 luglio 2025

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Contributi archivistici al dibattito europeo sullo Stato nella prima metà del Seicento. Albertino Barison

Contributi archivistici al dibattito europeo sullo Stato nella prima metà del Seicento. Albertino Barison

€ 17,00

Una coincidenza? Nella prima metà del Seicento ben tre autori, tutti veneti, scrivono opere che trattano di archivi: Baldassarre Bonifacio, Albertino Barison, Fortunato Olmo. I primi due, di cui si possiede l’opera, mentre quella del terzo è attualmente data per dispersa, ne trattano in modo differente; entrambi, però, si accostano alla storia degli archivi con un’ottica particolare, che fa riferimento al dibattito europeo sulla natura e sulla fisionomia dello Stato, e individuano, soprattutto il Barison, gli archivi come entità istituzionali indispensabili all’esercizio del potere. I rinvii a una massa impressionante di testi giuridici e letterari dall’antichità al secolo XVII stanno a testimoniare in Barison, canonico della Cattedrale di Padova prima e, poi, vescovo di Ceneda, accademico dei Ricovrati e docente nello Studio patavino, una cultura profonda e una rete di relazioni molto ampia e qualificata, esito ultimo dell’Umanesimo rinascimentale e della tradizione giuridica, che caratterizzano l’ambiente padovano di quegli anni. Giorgetta Bonfiglio-Dosio si occupa di archivi dal 1969: è stata funzionario e primo dirigente nell’amministrazione degli Archivi, professore ordinario di archivistica all’Università di Padova, vicepresidente del Comitato tecnico-scientifico degli archivi e componente del Consiglio superiore beni culturali, consigliere dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, consigliere e presidente dell’ANAI-Sezione Veneto; insegna come professore a contratto di archivistica nelle Università Ca’ Foscari di Venezia, Macerata, Firenze; è direttore scientifico della rivista «Archivi» ed è socia di numerose accademie e società scientifiche. Indice ISBN: 9788854957374 Collana: Diacronie d'archivio, 1 Autrice: Giorgetta Bonfiglio-Dosio Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 6 settembre 2024  

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